martedì 10 luglio 2007

SENTENZA DEL T.A.R. DEL 10 LUGLIO 2007

Il TAR del Lazio, in data odierna, ha rinviato la sentenza definitiva alla data del 14 novembre 2007.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

con il TAR perdiamo solo tempo, spingiamo al massimo con i politici. NON SIAMO PRECARI DI SERIE B!!

Anonimo ha detto...

L'ENNESIMA PORCATA...STANNO GIOCANDO CON LE NOSTRE VITE. L'ITALIA NON E ' UNO STATO DI DIRITTO E NON VOGLIO AGGIUNGERE ALTRO PERCHE' HO INDOSSATO LE STELLETTE

Anonimo ha detto...

rinviato ma con quale motivazione? qualkuno mi sa dare il riferimento di un ricorso depositato presso il tar del lazio che doveva essere discusso oggi? grazie

Anonimo ha detto...

alla luce degli avvenimenti recenti, ossia ddl presentato al Senato e sentenza rinviata da parte del TAR propongo, visto il momento a mio avviso opportuno e "favorevole" di manifestare, settimana prox, a piazza Colonna, in divisa con gradi e senza stellette.
l'effetto mediatico sarebbe notevole: sfruttiamo una delle chances che abbiamo.
Francesco de Rosis, 25° AUC MM

Anonimo ha detto...

non capisco perchè rinviano.
Qualcuno mi illumini.

Anonimo ha detto...

BENISSIMO E' IL MOMENTO PER MANIFESTARE A ROMA DAVANTI AL PARLAMENTO.....

Anonimo ha detto...

che dire........è sconcertante!
Non siamo noi che stiamo perdendo questa guerra, ma sono loro che ci stanno perdendo.........ormai non crediamo più a niente e a nessuno.......ci hanno regalato una bella lezione di vita.....Complimenti a tutti gli uomini di potere!

Anonimo ha detto...

Ora o agisce la politica o buonanotte ai suonatori.

Rinnovo l'invito agli AUC a coalizzarsi e chiedere l'estensione della Risoluzione Rugghia pure a agli Ufficiali di complemento aventi ultimata la ferma biennale senza demerito,
congedati dopo il 1 gennaio 2002.

Anonimo ha detto...

CHE VERGOGNA...FARO' GUERRA...

The Aviator ha detto...

Mi vergogno sempre più di essere italiano...un altro punto a nostro sfavore.

sant1ago ha detto...

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=15&id=274313

andate a dare un'occhiata alla discussione di oggi fatta in commissione difesa soprattutto,per quanto ci riguarda, alle modifiche di organico.

Anonimo ha detto...

manifestiamo con o senza comitato
ASPIDE 76 24 AUC/L MM

Anonimo ha detto...

ma ora che fine faremo?

Anonimo ha detto...

DIFESA - (4ª) COMMISSIONE

MARTEDÌ 10 LUGLIO 2007

90ª Seduta (antimeridiana)


Presidenza del Presidente

DE GREGORIO



Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Verzaschi.


La seduta inizia alle ore 10.

IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. LVII, n. 2) Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011

(Parere alla 5a Commissione. Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l’esame, sospeso nella seduta pomeridiana del 5 luglio scorso.

La senatrice PISA (SDSE) ritiene che qualsiasi giudizio in ordine al DPEF in esame non possa che muovere da una valutazione dell’ultima manovra di bilancio, che si proponeva tre obiettivi: risanamento, sviluppo ed equità. Mentre reputa siano state adottate misure per il conseguimento dei primi due, l’equità non è invece stato un elemento su cui il Governo ha finora inciso con riferimento alla redistribuzione del reddito. L’Italia è infatti caratterizzata oggi da un divario elevato di redditi, un indice di disoccupazione tra i più alti d’Europa e un livello di salari che è al contrario tra i più bassi, nonché da scarsissime politiche di inclusione sociale. Rileva quindi che il Documento dedica alle Forze armate e alla Difesa nazionale solo un breve capitolo, oltre ad alcuni riferimenti agli investimenti nella ricerca, peraltro inseriti nel capitolo della ricerca scientifica; al riguardo, ritiene invece che sarebbe importante che tutti i finanziamenti figurassero nel medesimo capitolo, in modo da avere esatta contezza degli stanziamenti complessivamente destinati al comparto. Il DPEF si limita ad indicare tre settori d’intervento, che riguardano il personale (rimodulazione degli organici, promozione del benessere – previdenza, casa –, promozione dell’inserimento delle donne) e preannuncia l’intenzione del Governo di mantenere in efficienza mezzi e strutture; contiene inoltre un accenno a un "realistico approfondimento" dell’attuale modello di difesa a 190.000 uomini. L’accenno si riferisce evidentemente all’ipotizzata riduzione a 160.000 militari, sul quale ella sollecita finalmente una ufficiale presa di posizione da parte del Ministro della difesa. Ciò tanto più atteso che da un provvedimento di tal fatta conseguirebbero una rimodulazione dell’incidenza delle spese per armi e mezzi rispetto a quelle per il personale e l’addossamento al sistema previdenziale o al bilancio di altri Dicasteri del costo dei circa 30.000 esuberi, essenzialmente costituiti da personale anziano di grado e di stipendio, e dunque molto costoso; di fatto, si andrebbe pertanto verso un aumento secco e sostanzioso della spesa militare, sia pure mascherata.

L’oratrice nota quindi che l’Italia, con 29,9 miliardi di dollari, si colloca all’ottavo posto per spese militari, anche se risulta al settimo per quel che riguarda l’export di armi e la spesa pro capite. Mentre il 2006 ha costituito l’anno dei finanziamenti più limitati per la Difesa, la manovra di bilancio del 2007 ha visto un incremento delle spese militari pari all’11,3 per cento rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di oltre 21 miliardi di euro, e questa crescita è a suo avviso destinata a continuare a dismisura se non si avviano con urgenza dei correttivi rispetto due paradossi dello strumenti militare italiano. Il primo paradosso è quello di aver voluto uno strumento militare volontario con 190.000 uomini, non riuscendo poi ad inviarne più di 10.000 nelle missioni all’estero – attuale obiettivo principale delle Forze armate italiane –, e spesso con scarsa formazione ed attrezzatura. Ciò perché, speso il 65 per cento per il personale ed il 20 per cento per l’investimento, all’esercizio resta unicamente il 15 per cento del bilancio della funzione Difesa. Altro paradosso è rappresentato dalla scelta dei sistemi d’arma, che sovente avviene con scarsa trasparenza, senza fare ricorso a gare d’appalto e all’unico scopo di favorire le aziende italiane; con un sistema, dunque, dove, rispetto ad una logica di utilità e funzionalità, sembrano spesso prevalere altri interessi. Emblematico il caso del JSF: si parla sempre di interessi europei e poi si aderisce ad un progetto che ha come capofila gli Stati Uniti, che peraltro non hanno mai nascosto che il progetto è anche in funzione anti-europea. Ne deriverà – prosegue l’oratrice – una ricaduta industriale minima, un incremento occupazionale rispetto ai capitali pubblici investiti nullo, e invece un ritorno di commesse per l’industria bellica. Al contempo, ci si è fati sfuggire l’occasione di entrare nel consorzio Boeing, uno dei progetti industriali più grandi del mondo, che avrebbe rafforzato la produzione civile italiana e generato un importante indotto.

Quanto al personale, l’oratrice ritiene che all’Italia basterebbe un organico di 100.000 uomini per garantire ampiamente gli impegni delle missioni internazionali e che il DPEF dovrebbe prevedere una progressiva riduzione delle spese militari, oltre che dell’organico complessivo delle Forze armate. Conclusivamente, nel ribadire la necessità che tutti gli investimenti destinati al comparto della Difesa rientrino all’interno del bilancio del Dicastero, ivi inclusi gli stanziamenti dedicati alle missioni internazionali, ricorda che il tema della riconversione dal militare al civile costituisce un punto essenziale del programma dell’Unione e che occorre che il Governo lanci dei precisi segnali in questo senso, se vuole tenere insieme la propria coalizione.

Ha quindi la parola il senatore TURIGLIATTO (Misto-SC), il quale rileva che la lettura del DPEF lo conferma nelle posizioni fortemente critiche da lui già espresse con riferimento alla politica estera e di difesa del Governo e nel no convinto da lui formulato nei riguardi dell’ultimo provvedimento di rifinanziamento delle missioni internazionali. Il Documento gli pare in linea con quel rapporto tra politica estera e politica militare nei confronti del quale ha già espresso ferma contrarietà: si prosegue infatti nell’idea dell’Italia come potenza forte perché interviene in vari teatri internazionali e in una linea di dispiegamento di azione economico-militare nel quadro atlantico. Personalmente nutre un’opinione diversa di quello che dovrebbe essere il ruolo dell’Italia nello scacchiere internazionale e anche della partecipazione alle missioni cosiddette di pace, che per lui hanno invece caratteristiche belliche e sembrano per lo più rispondere alla logica della guerra permanente e preventiva. Allo stesso modo, egli non condivide l’aumento delle spese militari contenuto nella scorsa manovra di bilancio ed esprime forti perplessità sulla dinamica che sta assumendo la politica italiana in Medio Oriente. Nel concordare le misure del Documento destinate alla promozione del benessere del personale e all’inserimento delle donne nella carriera militare, avanza invece critiche a proposito della scarsa o nulla attenzione che il DPEF dedica alla delicata ed urgente problematica relativa alla riconversione industriale da militare a civile e al problema delle servitù militari, citando in particolare l’allarmante situazione della base di Vicenza, dove il Governo sembra aver deciso nonostante la manifesta ostilità delle popolazioni locali.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.


La seduta termina alle ore 10,40.

Anonimo ha detto...

ormai è utto molto chiaro ci vuole una manifestazione davanti palazzo chigi, c'è un accordo di poteri per mandarci a casa. tutti devono conoscere il problema, dobbiamo manifestare e chiedere un incontro con il governo.
Io mi vergogno di essere italiano.
I nostri vertici militari e politici tendono a farci demoralizzare e farci stancara.
dobbiamo continuare e dobbiamo manifestare parliamo di una data vicina prima dell'estate.
ciao io domani scado

Anonimo ha detto...

MI SPIACE PER I RAGAZZI DEL 1° CORSO MA, ONESTAMENTE, ERA IMMAGINABILE UN RINVIO, PURTROPPO GIOCANO A PORTARE IL TUTTO NEL DIMENTICATOIO PIU' TOTALE E SE QUI NON CI MUOVIAMO, PER QUESTO BENEDETTO DDL, E' MEGLIO CHE CI CERCHIAMO ALTRO !!!

FAVOREVOLE A QUALSIASI INTERVENTO, DA MANIFESTAZIONI A QUANT'ALTRO....

ANCHE SE IL FISICO NON ME LO PERMETTE ESSENDO INGESSATO A SEGUITO DI UN INCIDENTE, CI SARO' PER OGNI INIZIATIVA...

FACCIAMO QUALSIASI COSA PER IL DDL...

TAR VERGOGNA..

VAE VICTIS - VICTORES

GREENSTEALTH

Anonimo ha detto...

così non troviamo una via di uscita. non escono più articoli ed altro, il nostro problema viene insabbiato giorno dopo giorno dobbiamo scendere in piazza se no questi vinceranno, scendiamo noi e i nostri familiari anche senza politici basta che la gente sappia che ci sono precari militari che sono trattati peggio dei delinquenti, senza alcun diritto.
ciao II AUFP

Anonimo ha detto...

continuano a prenderci in giro...che tristezza!!!

Anonimo ha detto...

sono un ufficiale superiore ho 30 anni di carriera ma mai come in questo momento mi vergogno del presidente della repubblica, del presidente del consiglio, del ministro della difesa e dl capo di stato maggiore della difesa monchè di quello della marina spero voi decidiate di lottare, di lottate, di lottate, e lottate ancora ... le forse armate hanno bisogno di giovani, soprattutto come idee...non lasciatevi mettwere alla porta

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo con

GREENSTEALTH che ha detto...
MI SPIACE PER I RAGAZZI DEL 1° CORSO MA, ONESTAMENTE, ERA IMMAGINABILE UN RINVIO, PURTROPPO GIOCANO A PORTARE IL TUTTO NEL DIMENTICATOIO PIU' TOTALE E SE QUI NON CI MUOVIAMO, PER QUESTO BENEDETTO DDL, E' MEGLIO CHE CI CERCHIAMO ALTRO !!!

Le strade al momento sono due:
la prima è politica, una classe dirigente che prenda posizione e mostri tutta la sua volontà di risolvere il problema del precariato nelle FF.AA., la seconda invece è la strada del TAR/CdS.

Per quanto riguarda la prima, lodevoli sono state tutte le inizative portate avanti in questi mesi, ma ogni giorno c'è chi ritenendo di possedere i requisiti richiesti dalla finanziaria presenta istanza di stabilizzazione.
Siete sempre più numerosi, anzi troppi per poter essere tutti assorbiti dall'attuale comparto Difesa. Ma del resto è quello che vuole anche la politica, più destinatari della stabilizzazione più voti alle prossime tornate elettorali.

Poi c'è la strada del giudice amministrativo.
Anche il 2° AUFP (e quindi anche il 3°- 4° e così via) ha perso la sua battaglia!!
Credo invece che per il 1° AUFP non sia da leggere negativamente il rinvio della trattazione in Camera di Consiglio.
Fino ad ora hanno perso tutti i ricorrenti, addirittura gli ex AUC che avevano dato mandato agli avvocati per lo studio di fattibilità si sono visti chiudere la porta in faccia per le scarse possibilità di vittoria, e Voi pensate che se ci fosse stato un solo cavillo per trombare il 1° AUFP (che ha tutti i requisiti richiesti) non lo avrebbero già trovato.
Non ci credo, assolutamente no!!!
Perchè trascinarsi questa palla al piede e non chiuderla definitivamente e senza mezzi termini come è avvenuto per gli altri ricorrenti?
Forse perchè non si trovano motivi validi o perchè questi motivi non ci sono?
O forse, ancora, perchè il GA non vuole creare un precedente antipatico e sconvenite per l'Amministrazione Difesa a fronte di una richiesta leggittima sotto tutti i punti di vista.

Senza dimenticare, ovviamente, che siamo nel Bel Paese dove tutto può sempre accadere!!!


Con stima per il lavoro che state svolgendo,

una mamma del 1° AUFP

jem79 ha detto...

inutile piangersi addosso...
Il comitato sta facendo un ottimo lavoro per tutti...bisogna rendersi conto che per tutti però può lavorare solo la classe politica mentre il TAR e i nostri legali, a quanto si evince dalle ultime sentenze del V° e del II° corso, possono lavorare per solo 50 (circa) persone rimaste del I° AUFP e per gli AUFP/ex AUC raffermati che abbiano il requisito della triennalità al 31/12/2006.
Conti alla mano (euro più, euro meno) per quanto riguarda circa 50 AUFP i signori dovrebbero tirare fuori SOLO 39 milioni di euro per farci lavorare ancora 40 anni....

Anonimo ha detto...

scusate, mi sapete dire qual'è il numero della sentenza? Non la riesco a trovare sul sito del tar! grazie

Anonimo ha detto...

Raga non so se funziona ma io vado dal Gabibbo.... e mando mail a tutti i telegiornali... altrimenti potrei sempre incatenarmi davanti a Palazzo Chigi... Bye

Anonimo ha detto...

non sanno neanche loro che pesci prendere...ci trattano da cani..dobbiamo solo manifestare tanto non abbiamo più nulla da perdere