martedì 31 luglio 2007

Nuovo indirizzo del blog

http://precaridelleffaa.blogspot.com

Vista la necessità di dover moderare i commenti rilasciati da utenti non registrati, si invitano i Sig. membri a voler visitare e postare i propri commenti al nuovo indirizzo del blog. GRAZIE

IL COMITATO

domenica 29 luglio 2007

Trasmissione televisva

Giorno 30 luglio alle ore 17:00 sulla Tv delle libertà, canale 818 di SKY o on line su internet, andrà in onda un servizio sulla nostra situazione.

IL COMITATO

sabato 28 luglio 2007

PER GLI ANONIMI

Non è piu' possibile lasciare commenti anonimi. Per farlo è necessario essere membri di questo blog. GRAZIE

IL COMITATO

Risposta alle interrogazioni Fallica/Cossiga

Cari colleghi,
Qui di seguito, il testo della mediocre quanto indegna risposta data dal Ministero della Difesa alle interrogazioni dei deputati Fallica/Cossiga. Ogni commento del sottoscritto è superfluo...

5-01353 Fallica e Cossiga: Sull'eventuale applicazione alle Forze armate delladirettiva 30 aprile 2007, n. 7, in materia di stabilizzazione e proroga deicontratti a tempo determinato.

Giuseppe FALLICA (FI) illustra l'interrogazione in titolo.Il sottosegretario Giovanni Lorenzo FORCIERI, nel rispondere all'interrogazionein titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), fa presente cheil problema del transito nel servizio permanente, almeno di parte del personalemilitare che ha svolto o sta svolgendo il servizio in ferma prefissata, debbaessere affrontato al più presto dal Governo con una soluzione ragionevole ancheal fine di non discriminare il personale militare, rispetto alle altre categoriedi personale della pubblica amministrazione.Giuseppe FALLICA (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto soprattutto per laprima parte della risposta del Governo che, a suo avviso, è stata preparata inlinguaggio «burocratese» dagli uffici del Ministero della difesa. Ritiene inveceche, nell'ultima parte della risposta, il Governo abbia dimostrato una maggioreapertura verso la soluzione del problema della stabilizzazione dei precari nelleForze armate. Sottolinea comunque che l'aspetto più preoccupante della rispostadel Governo è che fino ad ora sia stato completamente ignorato il lavoro svoltonella Commissione con il concorso di tutte le forze politiche.Roberta PINOTTI, presidente, pur dichiarandosi consapevole del fatto che perragioni, sia di compatibilità finanziarie, sia di funzionalità di strumentomilitare, non tutto il personale militare in ferma prefissata potrà transitarenel servizio permanente, ritiene che debba essere compiuto ogni sforzo perconsentire che almeno una parte di tale personale, adeguatamente selezionatasulla base di criteri meritocratici, possa essere assunta a tempo indeterminato.Nel sottolineare pertanto come la Commissione debba porre tra i suoi prossimiobiettivi prioritari quello di trasformare con la prossima finanziaria, in normedi legge le indicazioni contenute nelle risoluzioni recentemente--------------------------------------------------------------------------------Pag. 52--------------------------------------------------------------------------------approvate, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine delgiorno.testo risoluzione:ALLEGATO 3Interrogazione n. 5-01353 Fallica e Cossiga: Sull'eventuale applicazione alleForze armate della direttiva 30 aprile 2007, n. 7, in materia di stabilizzazionee proroga dei contratti a tempo determinato.TESTO DELLA RISPOSTAL'interrogazione in discussione affronta la delicata e complessa questionerelativa agli Ufficiali in ferma prefissata (UFP) delle Forze Armate.Come noto, il tema dell'esclusione degli UFP dalle disposizioni in materia distabilizzazione del personale precario, di cui all'articolo 1, comma 519 dellalegge 27 dicembre 2006 n. 296 (finanziaria 2007), è stato oggetto di un intensoe lungo dibattito, alla luce di diversi profili di criticità che, sono, tral'altro, emersi, con chiarezza, nel corso delle audizioni svolte a margine delladiscussione delle richiamate Risoluzioni.In particolare, uno degli aspetti di maggior rilievo che sono emersi, così comepuntualmente sviluppato anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa AmmiraglioDi Paola, audito da questa Commissione, è quello relativo al fatto che ilpersonale delle Forze Armate reclutato con una ferma di durata prefissata, aqualsiasi categoria esso appartenga, non può essere considerato un «precario»,alla stessa stregua di altro personale titolare, ad esempio, di diversetipologie di contratto privatistico.Le ferme a termine di breve periodo contratte dal personale militare volontario,infatti, attengono ad un regime normalizzato per legge, nel quale latemporaneità è strutturale e riconosciuta per legge in quanto funzionale allepeculiari esigenze istituzionali della Difesa.Ad esse, pertanto, non sono estensibili le citate disposizioni in materia sullastabilizzazione del personale precario.Ciò a maggior ragione se si considera che le Forze Armate, essendo escluse dalblocco delle assunzioni disposto dalla «finanziaria 2005» (articolo 1 comma 95della legge n. 311 del 2004) e conseguentemente dall'utilizzo del previsto Fondoper la stabilizzazione del personale precario, non possono essere ricomprese trale Amministrazioni destinatarie della ripartizione della quota del Fondomedesimo. Diversamente il citato comma 519 è estensibile al personale a tempodeterminato dell'Arma dei Carabinieri di cui all'articolo 23, comma 1, deldecreto legislativo n. 215 del 2001, in quanto i Corpi di Polizia partecipanoalla ripartizione del suddetto Fondo di cui alla legge finanziaria 2005.Sulla base di tali considerazioni, i criteri di applicazione del predettoarticolo 1 comma 519, delineati dalla direttiva richiamata nell'interrogazione,non sono conseguentemente estendibili agli UFP.Un ulteriore aspetto di criticità che è stato affrontato ampiamente e che assumenotevole rilevanza è quello relativo alle conseguenze che deriverebberodall'eventuale immissione degli UFP nel servizio permanente.Un'eventuale immissione sic et simpliciter nel s.p. di tale fattispecie dipersonale avrebbe sicure ripercussioni sulle dinamiche dei reclutamentiordinari, in quanto inciderebbe sia sulla alimentazione dei ruoli normaliattraverso le procedure concorsuali per Accademia Militare che su quella deiruoli speciali nonché, sulle progressioni di carriera nei vari ruoli.--------------------------------------------------------------------------------Pag. 60--------------------------------------------------------------------------------A tal riguardo, infatti, la normativa vigente in materia di reclutamento delpersonale militare rappresenta un insieme complesso ed organico di previsionistrettamente interconnesse che danno vita ad un sistema perfettamente calibratodi bacini comunicanti e autocompensanti, in cui ad un incremento del personaledi una categoria deve corrispondere necessariamente un decremento di un'altracategoria.D'altro canto, le dinamiche dei reclutamenti del personale militare sono stateconcepite coerentemente con le disposizioni della normativa di settore sullatrasformazione dello strumento militare in senso interamente professionale subase esclusivamente volontaria, al fine di adeguare l'organizzazione militarealle riduzioni dei livelli organici (190.000 unità) stabilite dalla predettanormativa.Un ulteriore, ma non certo meno incidente, profilo di criticità e anche dipreoccupazione è costituito dai noti tagli al bilancio Difesa operati nellaprecedente legislatura e dall'articolo 1 comma 570 della legge finanziaria 2007che ha ridotto in maniera significativa i fondi destinati al processo diprofessionalizzazione delle Forze Armate, con riverberi negativi sui nuovireclutamenti e sulle rafferme del personale non in servizio permanente.Infatti, l'esiguità delle risorse finanziarie messe a disposizione della Difesa,ha implicazioni di una certa vastità, andando ad incidere sulle moltepliciesigenze connesse al reclutamento, all'ammodernamento dei mezzi e sistemid'arma, all'assolvimento dei compiti istituzionali di difesa nazionale e degliimpegni nell'ambito delle varie missioni internazionali.È proprio in relazione al taglio del 15 per cento delle risorse destinate allaprofessionalizzazione delle F.A., operato dal citato comma 570 della finanziaria2007, che è stato necessario rimodulare in chiave riduttiva la programmazionedei reclutamenti delle varie categorie di personale militare, già a partiredall'anno 2007.Gli aspetti finora descritti rendono evidentemente il quadro di situazioneancora complesso.È di tutta evidenza come la disciplina contemplata dall'impegno contenuto nellacitata Risoluzione sia strettamente correlata all'adeguatezza delle risorsemesse a disposizione della Difesa che devono necessariamente risultare in misuratale da consentire di perseguire tale finalità, ma anche e soprattutto di nonpregiudicare il delicato processo di razionalizzazione dello strumento militare,tuttora in atto.È necessario, pertanto, individuare soluzioni equilibrate che non alterino idelicati meccanismi a base della struttura organizzativa delle Forze Armate, inquanto diversamente si correrebbe il rischio concreto che arrecando benefici apochi si potrebbe produrre un danno, non solo ad altrettanti aspiranti aventidiritto ex lege, ma addirittura alla struttura complessiva.

giovedì 26 luglio 2007

Per quelli che oggi non erano presenti a Roma

Oggi abbiamo tenuto due incontri a Roma.
Il primo a piazza della Repubblica dove abbiamo chiarito le incomprensioni di alcuni di noi e successivamente siamo stati intervistati da un reporter della "Tv delle Libertà"
Nel primo abbiamo avuto un incontro tecnico con la collaboratrice della senatrice Pisa, sia la senatrice Pisa che la senatrice Menapace erano impegnate in commissione difesa e non hanno avutola possibilità di venire. Incontro molto interessante in quanto ci ha permesso di capire l'iter procedurale del DDL.
Ad oggi firmato da 17 senatori.
Al termine dell'incontro siamo stati intervistati dal reporter che trasmetterà il pezzo lunedì.

Francesco Caratozzolo

mercoledì 25 luglio 2007

Riunione giovedì 26

Ragazzi l'incontro con la senatrice Menapace si terrà giorno 26 alle ore 14:00 presso la sala dell'Ex hotel Bologna, in via di Santa Chiara.

A domani
Francesco Caratozzolo

Richiesta la giacca, la cravatta ed un documento in corso di validità.

martedì 24 luglio 2007

Riunione di Giovedì 26 Luglio

Ragazzi sono costretto a chiudere l'elenco dei partecipanti all'incontro con la Sen. Menapace, devo consegnare oggi pomeriggio i nominativi in segreteria.
Comunque faremo una relazione ben dettagliata sul blog in ambito all'incontro.

Francesco Caratozzolo

Chi si volesse avvicinare comunque a Palazzo Carpegna (o Palazzo Bologna, via di Santa Chiara), lo può fare, anche per provare a farsi sentire dalla Commissione Difesa.

lunedì 23 luglio 2007

RIUNIONE DI GIOVEDI' 26 LUGLIO

Ragazzi per Giovedì 26, oltre all'incontro in Piazza della Repubblica a Roma, abbiamo la possibilità di confrontarci con la Senatrice Menapace e dei collaboratori della Senatrice Pisa.
Chiunque volesse parteciparVi deve comunicare URGENTEMENTE il proprio nominativo sulla casella di posta elettronica del Comitato, mettendo nell'oggetto "Riunione Menapace".
L'appuntamento è fissato per le ore 14:00 a Palazzo CARPEGNA.

Naturalmente è obbligatoria la giacca e la cravatta.

Francesco Caratozzolo
P.S.: per chi non lo sapesse oggi veniva depositato dalla Senatrice PISA il DDL.


Ho bisogno di sapere il prima possibile quanti saremo, in quanto secondo il numero dei partecipanti alla riunione si sceglierà la sala.
Grazie

venerdì 20 luglio 2007

MODIFICA ORARIO RIUNIONE UFFICIALE DEI PRECARI DELLE FF.AA.

Alcuni nostri colleghi ci hanno chiesto di anticipare o posticipare l'orario dell'incontro di Giovedì 26 luglio.
Non è possibile accogliere la richiesta di posticipare al pomeriggio l'incontro per il sol fatto che non troveremmo nessun politico disposto ad ascoltarci.
Al contrario, invece, è stata accolta la richiesta di anticipare l'orario della predetta riunione di un'ora per dare la possibilità a tutti coloro che vengono da molto lontano di rientrare a casa in orario.
Pertanto la riunione ufficiale è fissata sempre Giovedì 26 luglio, in Piazza della Repubblica - ROMA, ma non più alle ore 11:00, bensì alle ore 10:00.
Date massima diffusione. Grazie

IL COMITATO

mercoledì 18 luglio 2007

RIUNIONE UFFICIALE PRECARI FF.AA.

Giovedì 26 luglio, ore 11:00, Piazza della Repubblica - ROMA, riunione ufficiale di tutti i precari delle Forze Armate.

Il Comitato ha ritenuto opportuno fissare questo incontro ufficiale con tutti i precari di tutte le Forze Armate, per aggiornare i nuovi presenti di tutto ciò che è stato fatto sino ad oggi, raccogliere e coordinare nuove proposte/iniziative. Vista l'ufficialità dell'incontro, si pregano i signori partecipanti di presentarsi in giacca e cravatta, in quanto, nella stessa mattinata, c'è la possibilità di confrontarsi con esponenti politici e di esporre il nostro problema a giornalisti.

IL COMITATO

martedì 17 luglio 2007

Leggete bene tutti


PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA


DIRETTIVA 30 Aprile 2007

Applicazione dei commi 519, 520, 529 e 940 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), in materia di stabilizzazione e proroga dei contratti a tempo determinato, nonchè di riserve in favore di soggetti con incarichi di collaborazione. (Direttiva n. 7).

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale
Alle Amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo
Al Consiglio di Stato - Ufficio del Segretario generale
Alla Corte dei conti - Ufficio del Segretario generale
All'Avvocatura generale dello Stato - Ufficio del Segretario generale
Alle Agenzie All'ARAN
Agli Enti pubblici non economici tramite i Ministeri vigilanti)
Agli Enti pubblici (ex art. 70 del decreto legislativo n. 165/2001)
Agli Enti di ricerca (tramite i Ministeri vigilanti)
Alle Istituzioni universitarie (tramite il Ministero dell'Universita' e della ricerca)
Alle Camere di commercio industria agricoltura e artigianato (tramite il Ministero dello sviluppo economico)
e per conoscenza
Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione
Alla Conferenza dei rettori delle universita' italiane
All'Unioncamere

Premessa
La legge finanziaria per l'anno 2007 ha previsto la possibilità, per le pubbliche amministrazioni, di procedere alla stabilizzazione del personale, utilizzato con contratti di natura temporanea, ma con riferimento a fabbisogni permanenti dell'amministrazione. Si tratta del primo atto di un processo che interesserà tutto il fenomeno del precariato presente nelle amministrazioni e che dovrà trovare soluzione nell'arco della legislatura così come previsto dall'Intesa sul lavoro pubblico e sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche del 6 aprile 2007 attraverso l'applicazione delle disposizioni contenute nei commi 417, 418, 558, 565, 566 e 1156, lettera f) della legge 27 dicembre 2006, n. 296. I processi di stabilizzazione potranno essere effettuati nei limiti della disponibilità finanziaria stabilita nella medesima legge e nel rispetto delle disposizioni vigenti in tema di dotazioni organiche e di programmazione triennale dei fabbisogni.
1. Articolo unico, comma 519, della legge finanziaria:
stabilizzazione del personale a tempo determinato nelle amministrazioni dello Stato e negli enti pubblici non economici.
Il comma 519 destina, per l'anno 2007, il 20% del fondo di cui al comma 96, dell'art. 1, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311, come incrementato dal comma 513 della Legge, alla stabilizzazione a domanda del personale non dirigenziale, assunto a tempo determinato, in servizio da almeno tre anni, anche non continuativi alla data di entrata in vigore della legge medesima, o che maturi tre anni, anche dopo l'entrata in vigore della legge, in virtù di contratti stipulati prima del 29 settembre 2006, oppure non più in servizio ma che abbia maturato il requisito dei tre anni di servizio, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore all'entrata in vigore della legge.
Le amministrazioni che attingono al fondo sopra richiamato sono quelle individuate dall'art. 1, comma 95, della legge n. 311 del 2004
e, dunque, le sole amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le agenzie fiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, gli enti pubblici non economici, gli enti di ricerca e gli enti di cui all'art. 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.
Le amministrazioni pubbliche non richiamate espressamente nel comma 519 (cioè quelle amministrazioni non direttamente destinatarie dei commi 95 e 96 dell'art. 1, della legge n. 311/2004), in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni, quali ad esempio i commi 101, 102 e 105 della legge n. 311 del 2004 (A.C.I., consigli nazionali degli ordini, federazioni, università o camere di commercio), adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio e delle specifiche disposizioni in materia di assunzioni e di tetti di spesa.
Nell'ambito della propria potestà regolamentare le amministrazioni non richiamate dal comma 519 disciplineranno la proroga dei contratti in essere con il personale in possesso dei requisiti previsti dalla legge finanziaria sino alla conclusione delle procedure di stabilizzazione.

In particolare si ricorda, relativamente alle università, che le procedure di stabilizzazione riguardano il solo personale di cui al comma 2 dell'art. 2 del decreto legislativo 165/2001. Le università procederanno alla stabilizzazione del proprio personale nell'ambito e nei limiti delle programmazioni di cui al comma 105 dell'art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nel rispetto delle procedure e dei vincoli ivi previsti.
Con il medesimo fondo di cui al comma 95, dell'art. 1 della legge n. 311/2004, a norma del comma 940, si provvederà alla
stabilizzazione del personale fuori ruolo operante presso il Parco nazionale del Gran Sasso dei Monti della Laga e del Parco nazionale della Maiella, per un ammontare pari a 2.000.000 di euro a decorrere dal 2007. La stabilizzazione avviene nei limiti del finanziamento, secondo le norme sul reclutamento, e limitatamente a tale comma 940 anche in soprannumero, relativamente al personale in possesso dei requisiti indicati nel comma 519.
Inoltre gli enti parco richiamati stipulano nuovi contratti a tempo determinato subordinato, a decorrere dal 1° gennaio 2007, al personale che già vi presta attività professionale, fino alla definitiva stabilizzazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2008.
2. Presupposti per la stabilizzazione.
Le amministrazioni destinatarie delle disposizioni di cui al comma 519 citato, nel procedere alla stabilizzazione del personale che presenterà apposita domanda, faranno riferimento alle indicazioni che seguono.
In primo luogo occorre chiarire che il legislatore è intervenuto con la finalità di sanare situazioni che si protraggono da lungo tempo e che hanno disatteso le norme che regolano il sistema di provvista di personale nelle pubbliche amministrazioni e creato diffuse aspettative nei dipendenti così assunti, anche in violazione dell'art. 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001.
Infatti, come già diffusamente sottolineato nella Circolare n. 3 del 2006 del Ministro per la funzione pubblica, il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato corrisponde alla necessità di fare fronte ad esigenze temporanee delle amministrazioni, mentre nelle situazioni oggetto della stabilizzazione prevista dalla legge finanziaria per l'anno 2007 di fatto si sono utilizzate tipologie di lavoro temporaneo per esigenze permanenti dell'amministrazione e non esternalizzate.
Inoltre, occorre ricordare che sebbene la natura delle disposizioni di cui si tratta possa essere considerata derogatoria rispetto alle normali procedure di assunzione, in quanto finalizzata a sanare le situazioni sopra descritte, occorre necessariamente inquadrare la loro applicazione nel sistema delle norme vigenti in materia.
Ciò comporta la necessità che sia accertata la vacanza in organico rispetto alla qualifica da assumere, la quale dovrà risultare dalla dotazione organica vigente e dalla programmazione del fabbisogno appositamente aggiornata a norma dell'art. 35, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, anche tenuto conto dei processi di riorganizzazione in corso in attuazione delle disposizioni contenute nell'art. 1, commi da 404 a 416, e da 440 a 445 della legge n. 296 del 2006, per le amministrazioni ivi indicate.
Le dotazioni organiche verranno modificate, qualora necessario, per consentire le trasformazioni dei rapporti di lavoro in coerenza con la programmazione triennale dei fabbisogni di personale esclusivamente ad invarianza della spesa teorica complessiva anche nell'ambito dei processi avviati con i commi 404 e seguenti e 440 e seguenti della legge finanziaria per il 2007 e nel rispetto comunque di quanto previsto dall'art. 6 del decreto legislativo n. 165/2001.
Le autorizzazioni alle assunzioni in questione vengono concesse con le modalità di cui all'art. 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Dovrà, inoltre, essere rispettato il requisito del possesso del titolo di studio per l'accesso dall'esterno nelle singole qualifiche, previsto dai vigenti sistemi di classificazione. E' possibile derogare a tale requisito esclusivamente per il personale assunto e inquadrato per legge o sulla base di procedure che prevedevano al tempo titoli di studio diversi.
Infine, come peraltro espressamente previsto dal comma 519, dovrà essere rispettato il principio posto dall'art. 35, comma 1, del decreto legislativo n. 165 del 2001, dell'accesso tramite procedure selettive, con la conseguenza che qualora occorra procedere alla stabilizzazione di personale che non abbia sostenuto "procedure selettive di tipo concorsuale", la stabilizzazione per tale personale sarà subordinata al superamento di tali procedure che saranno a tal fine disposte dalle amministrazioni che dovranno assumere definitivamente i dipendenti interessati.
Considerata la finalità delle disposizioni, di cui al comma 519, le quali, come ricordato, intervengono a sanare una situazione di fatto creatasi in conseguenza di un utilizzo improprio delle tipologie di lavoro flessibile da parte delle pubbliche amministrazioni e trattandosi di assunzione riservata e non aperta, si ritiene che si debba prescindere, al riguardo, dal principio del previo esperimento delle procedure di mobilità e dalla procedura di cui all'art. 34-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001, cui si deve dar corso obbligatoriamente quando si bandiscono concorsi pubblici che garantiscono l'adeguato accesso dall'esterno in ossequio ai principi sanciti dalla costante giurisprudenza della Corte costituzionale sul tema.
3. Requisiti per accedere alle procedure di stabilizzazione.
La stabilizzazione riguarda il solo personale non dirigenziale, che abbia maturato o maturerà il requisito di tre anni di servizio complessivi, e, nel darvi corso, le amministrazioni seguiranno il seguente ordine di priorità.
Saranno stabilizzati in primo luogo i dipendenti che hanno maturato il requisito dei tre anni di servizio nella medesima amministrazione.
In secondo luogo si procederà per coloro che abbiano raggiunto il predetto requisito presso diverse amministrazioni. In tal caso la stabilizzazione avviene con l'ultima amministrazione nella quale si è prestato servizio e nell'ambito dell'ultima qualifica rivestita per la quale si dovrà sostenere apposita procedura selettiva qualora il personale in questione non sia stato assunto mediante prova selettiva di natura concorsuale.
L'amministrazione che procede alla stabilizzazione può fare utilmente riferimento a procedure selettive svolte presso altre amministrazioni solo se riferibili alla qualifica per la quale si stipula il contratto a tempo indeterminato.
Diversamente occorrerà procedere ad una nuova selezione.
Infine, coloro che abbiano stipulato un contratto anteriormente alla data del 29 settembre 2006, e che, pertanto, debbono ancora maturare il requisito dei tre anni di servizio, saranno stabilizzati successivamente alla scadenza del triennio. E' questo il caso dei contratti a tempo determinato stipulati dal Ministero per i beni e le attività culturali ai sensi dell'art. 1, comma 596, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Anche per tale personale occorrerà predisporre procedure selettive.
Possono accedere alle procedure di stabilizzazione anche coloro che siano stati assunti a tempo determinato mediante procedure "previste per legge", sempre nel rispetto del requisito dei tre anni di servizio. Rientrano in questa categoria, tra l'altro, coloro i quali sono soggetti alla normativa di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, cioè le assunzioni obbligatorie mediante avvio degli iscritti nelle liste di collocamento con chiamata numerica e nominativa ai sensi della normativa vigente, nonché il personale reclutato mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo.
Per coloro che sono stati assunti con procedure non concorsuali sarà necessario disporre apposite prove selettive.
In generale sono da ritenersi esclusi dall'intero processo di
stabilizzazione, del personale con rapporti di lavoro flessibile i contratti di lavoro a tempo determinato afferenti gli uffici di diretta collaborazione dell'autorità politica. Questi ultimi sono, infatti, caratterizzati, per loro stessa natura, dalla temporaneità, in quanto legati da un particolare rapporto fiduciario con il vertice politico e, pertanto, sono destinati naturalmente a concludersi con la scadenza del mandato o le dimissioni di questo.
Sono, altresì, da ritenersi esclusi i lavoratori in somministrazione utilizzati da pubbliche amministrazioni in quanto il contratto di lavoro, in forza del quale gli stessi effettuano temporaneamente la prestazione lavorativa presso un soggetto terzo, viene stipulato con l'agenzia di somministrazione della quale i medesimi sono dipendenti.
4. Le procedure di stabilizzazione.
Le amministrazioni, nell'ambito della propria autonomia regolamentare e nel rispetto delle relazioni sindacali, definiranno le proprie procedure di stabilizzazione in coerenza con i principi sanciti dall'art. 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001, con riferimento a quanto stabilito nel comma 3, del medesimo articolo, in tema di pubblicità, trasparenza e pari opportunità delle procedure di reclutamento del personale.
Ciò comporta la necessità che le amministrazioni provvedano a pubblicizzare l'avvio delle procedure di stabilizzazione mediante avviso anche nel caso in cui si non si debba dare corso alle richiamate prove selettive di natura concorsuale in quanto le medesime siano state già espletate precedentemente all'assunzione a tempo determinato del personale che si stabilizza.
Nell'avviso saranno indicati i requisiti ed i criteri necessari per poter presentare le relative domande di stabilizzazione, nonché le sedi presso le quali sarà effettuata l'assunzione in riferimento alle risultanze della programmazione triennale dei fabbisogni. E', inoltre, opportuno che i dipendenti che aspirano alla stabilizzazione dichiarino, nella domanda che presenteranno a tal fine, di non avere presentato analoga domanda presso altra amministrazione, considerato che l'amministrazione presso la quale presta servizio continua ad avvalersene nelle more della conclusione delle procedure di stabilizzazione.
Le amministrazioni quindi predisporranno graduatorie distinte per categoria e profili sulla base dell'anzianità di servizio al fine di dare soluzione, innanzitutto, ai fenomeni di precariato che si sono succeduti e stratificati da lungo tempo. Nell'ambito della propria autonomia organizzativa e regolamentare potranno essere previsti ulteriori titoli, anche riferiti all'esperienza professionale in possesso, al fine di predisporre le graduatorie per la trasformazione. A tali graduatorie non si applicano le disposizioni sulla validità e proroga previste per le graduatorie predisposte a seguito di concorsi pubblici, trattandosi di procedura speciale che mira ad assicurare anche nel tempo la trasformazione del rapporto di lavoro.
Successivamente alla pubblicazione dell'avviso, le amministrazioni comunicheranno i dati relativi al numero dei dipendenti da assumere a tempo indeterminato ed alle domande ricevute al Dipartimento della funzione pubblica, ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni ed al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - IGOP, con i necessari riferimenti alla programmazione triennale dei fabbisogni ed alle dotazioni organiche vigenti sulla base di apposite note circolari che verranno prossimamente emanate.
Infine si ricorda che il comma 519 dispone la proroga ex lege dei contratti relativi al personale destinatario della stabilizzazione fino alla stipula del contratto a tempo indeterminato. Detta proroga opera direttamente per le amministrazioni dello Stato, mentre per gli altri enti, non ricompresi nel comma 519, occorrerà che i medesimi adeguino a tale scopo i propri regolamenti.
5. Le disposizioni relative ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Il comma 529 prevede che per il triennio 2007-2009 le pubbliche amministrazioni che procedono all'assunzione di personale a tempo determinato, secondo le disposizioni vigenti, riserveranno una percentuale del sessanta per cento del totale dei posti programmati a soggetti con i quali abbiano stipulato uno o più contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Tale disposizione trova applicazione nei confronti delle amministrazioni di cui al comma 520 e 523, nonché delle amministrazioni che recepiscono la disposizione nei propri regolamenti. Per gli enti di ricerca il comma 529 si applica anche con riferimento ai soggetti titolari di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca, per i quali detti enti regolamenteranno le specifiche riserve.
Requisito necessario per accedere alla riserva di posti è costituito dalla durata complessiva del contratto che deve essere di un anno raggiunta alla data del 29 settembre 2006 nell'ambito del settore in cui si vuole ricoprire il fabbisogno di personale a tempo determinato.
La legge finanziaria si riferisce ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa che sono stati stipulati dalle amministrazioni al di fuori delle previsione dell'art. 7, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, nel testo vigente prima della modifica apportata dal decreto legge n. 223 del 2006, come convertito dalla legge n. 248 del 2006, attraverso i quali si è fatto fronte alle ordinarie esigenze di servizio, in carenza dei presupposti di straordinarietà dell'esigenza e di provata competenza che giustificavano, allora come oggi, il ricorso alle collaborazioni esterne.
Pertanto, anche questa previsione trova la sua ragione nella volontà di sanare i comportamenti delle amministrazioni non in linea con le norme vigenti in tema di organizzazione e di reclutamento.
6. Enti di ricerca.
Per l'anno 2007, per le specifiche esigenze degli enti di ricerca e ai sensi del comma 520 dell'art. 1, legge n. 296/2006, è costituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un apposito fondo.
Tale fondo è destinato alla stabilizzazione di ricercatori, tecnologi, tecnici e personale impiegato in attività di ricerca in possesso dei requisiti temporali e di selezione di cui al comma 519, nonché all'assunzione dei vincitori di concorso nell'ambito delle dotazioni organiche vigenti.
Per l'anno 2007 è previsto uno stanziamento pari a 20 milioni di euro, mentre dall'anno 2008 lo stanziamento ammonta a 30 milioni di euro annui.
All'utilizzo di tale fondo si provvede con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ciò comporta che possono aspirare alla stabilizzazione presso i predetti enti coloro che siano stati assunti con un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato per le qualifiche ed i profili ivi indicati ed impiegato effettivamente in attività di ricerca, quindi con esclusione, relativamente a tale fondo, del personale assunto con qualifiche e profili non attinenti all'attività di ricerca ed utilizzato in funzioni amministrative di supporto non finalizzate all'attività di ricerca. Tale personale amministrativo potrà essere stabilizzato secondo i requisiti e le modalità di cui al comma 519.
Gli enti di ricerca, nell'ambito delle nuove programmazioni triennali dei fabbisogni, individueranno i nuovi fabbisogni che, ove mancanti, potranno portare ad un aggiornamento della dotazione organica, quantitativa e qualitativa, esclusivamente ad invarianza di spesa totale, trasformando i posti vacanti per la spesa equivalente, considerazione della priorità riservata dal legislatore alla stabilizzazione dei contratti di lavoro a termine.
Per quanto concerne i requisiti necessari per la stabilizzazione si rinvia a quanto evidenziato nel paragrafo 3 della presente direttiva.
7. Indirizzi in materia di ricorso ai contratti di lavoro flessibili.
Da ultimo si richiama l'attenzione delle amministrazioni sulla necessità di rispettare le disposizioni vigenti in tema di ricorso alle forme di lavoro flessibile in generale, e di contratti a tempo determinato in particolare, contenute nell'art. 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come di recente modificato dal decreto legge n. 4 del 2006. Tale articolo dispone che i datori di lavoro pubblici possono ricorrere, in particolare, ai contratti a tempo determinato solo per esigenze "temporanee ed eccezionali e previo esperimento di procedure inerenti assegnazione di personale anche temporanea".
Le disposizioni contenute nella legge finanziaria per l'anno 2007 sono finalizzate a sanare situazioni non in linea con le normative sopra richiamate, e con la normativa previgente, in quanto molte amministrazioni hanno stipulato diversi contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, peraltro spesso con i medesimi lavoratori, per far fronte ad esigenze durature che potevano essere soddisfatte, ad esempio, con processi di riqualificazione o riconversione.
Le scelte organizzative compiute in violazione delle disposizioni dell'art. 36 citato non corrispondono ai principi di buon andamento cui deve uniformarsi l'azione amministrativa e comportano un danno all'amministrazione non solo in termini di costi ma anche di immagine, in quanto generano aspettative nei lavoratori assunti con contratti a tempo determinato che difficilmente possono avere riscontro, considerata la necessità di contenere i costi della pubblica amministrazione affermata costantemente dalle leggi finanziarie. Si ricordano pertanto anche i limiti di spesa di cui al comma 187 dell'art. 1 della legge n. 266/2005, così come modificato dal comma 538 dell'art. 1 della legge n. 296/2006 e le responsabilità in materia del personale dirigente che instaura detti rapporti di lavoro in violazione delle norme richiamate. Le amministrazioni dovranno operare esclusivamente attraverso le competenze presenti al proprio interno anche attraverso l'adozione di moduli organizzativi flessibili.
Gli organi di controllo interno vigilano sulla corretta applicazione della normativa richiamata nel presente paragrafo e segnalano alle sezioni competenti della Corte dei conti la violazione delle norme in materia di ricorso ai contratti di lavoro flessibile.

Roma, 30 aprile 2007

Il Ministro per le riforme
e le innovazioni nelle pubbliche amministrazioni
Nicolais

Registrata alla Corte dei conti il 19 giugno 2007
Ministeri istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 8, foglio n. 15


lunedì 16 luglio 2007

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Siamo quelli del "famoso" articolo.per chi non lo conoscesse è quello del link presente anche nel blog:"http://www.forzearmate.org/sideweb/2007/circolari/stabilizzaizoen-personale-difesa-tempo-determinato_04032007.php".
Lo scrivemmo appena la legge fu pubblicata,l'articolo è fatto risalira a gennaio.Da allora ho seguito minuto per minuto l'evolversi delle cose da ogni punto di vista,interno al Min,vostro sul blog,politico,ecc.Mi sento di dire ad oggi che le cose si stanno mettendo male,i carabinieri vengono trattenuti,se non addirittura richiamati, per restare "vivi", noi invece veniamo inesorabilmente fammi "morire"=congedare.
Sapete perchè, perchè i CC verranno immessi in servizio fra qualche anno quando ormai noi tutti AUFP di ogni ordine e grado saremo ormai defunti e il nostro ricordo sarà ormai caduto nel dimenticatoio, ricordatevi che gli italiano hanno la memoria corta e basta una notizia più fresca per distogliere completamente l'attenzione.
Non voglio dilungarmi, non è il caso, voglio solo dirvi che le vostre riunioni possono servire a reclutare più persone, per informare quelli che ancora non sono ben informati di quello che sta accandendo, ma non serve per capire il da farsi, quello orami è chiaro.
Occorre portare alle luci della ribalta il nostro caso con qualcosa di eclatante.
Se la faccenda resta nel sommerso facciamo il gioco di SMD, che piano piano ci sta facendo congedare facendoci perdere ogni speranza anche corromperdo il TAR.
Ora serve solo una manifestazione, come da tempo vado dicendo, un cosa eclatante.
Non servono grandi numeri, ma persone coraggiose, tanto si sa che lottano in pochi e ne giovano in molti.
Basterebbe che quelli in congedo e per quelli in servizio, le mogli coi bambini o le madri, si incatenino formando una catena umana fra le ancore di ingresso dei Ministeri, avvisando chiaramente i giornalisti, poi voglio vedere se per rompere le manette non chiamano i CC e i VVF, e poi vediamo se non parleranno di noi.
Per l'articolo non penso occorrano soldi, un mio collega ha già pubblicato gratis su un giornale nazionale un paio di articoli, non sò se avesse conoscenze fra giornalisti,ma, se come ho letto, qualcuno ne ha, per l'articolo sfruttiamo quelle; i soldi, invece dicevo, potrebbero servire per fare striscioni e volantini con slogan pungenti ed incisivi per rendere l'idea del problema.
Poi mi piace anche la proposta di quelli che vogliono stazionare al lungo davanti a Piazza Montecitorio in seb senza stellette, e senza berretto, magari.
Se qualche CC o poliziotto chiede conto, si risponde chiedendo il perchè non si può stare lì vestiti così....
Si cerca di fermare Ascierto, che è l'unico che si è mosso, ma solo per i CC, si chiede se può inserire anche per noi quache comma più specifico, magari con l'elenco dei nomi di chi da diritto alla stabilizzazione se non al Min.Dif. risponderanno che stanno ancora valutando chi siamo i destinatari della norma.
Qui il problema può avere solo una soluzione politica.
La nostra Amm. non ci vuole, e non vedo perchè dovrebbe volerci quache altra Amm.
Solo un'imposizione di un potere più forte di quello dell'Amministrazione può obblicare quest'ultima a fare qualcosa, in caso contrario non verremo mai stabilizzati.
Ognuno di noi tornerà a casa con la coda fra le gambe, comincerà a fare altri lavori e questo comma 519 sarà stato solo un treno in corsa che non è riuscito a prendere, e la fortuna nella vita bussa una sola volta.
Quindi coraggio, è il momento di passare all'azione, entro fine luglio, inizi di agosto.Non vi dico il perchè, ma se qualcuno crede in noi non stia a chiedere ma passi all'azione.
Quelli di Taranto nella riunione discutino di una loro partecipazione a qualche iniziativa su Roma, per questiti non scrivete sul blog, ci sono troppi franchi tiratori, usi la mail ufficiale del blog o le seguenti: aufp.uafp@gmail.com.
Vediamo che sappiamo fare, altrimenti è giusto che non ci meritiamo nulla.
Alla prossima.Coraggio.....

domenica 15 luglio 2007

INCONTRO PRELIMINARE

Si comunica, a tutti gli interessati, che mercoledi 18 luglio 2007 si terrà presso la sede della UISP di Taranto un incontro preliminare al quale seguirà quello previsto per la fine luglio;
Gli argomenti saranno:
punto di situazione della pratica stabilizzazione;
preparazione dell incontro di fine luglio,

per chiarimenti ed adesioni contattare la seguente mail:
sant1ago@libero.it

"Chi non osa nulla, non speri in nulla"(Johann Christoph Friedrich von Schiller. Scrittore)

RICOMINCIAMO....

Cari colleghi,
ad Aprile c.a. il sottoscritto, scrisse un articolo da pubblicare sul Corriere della Sera a pagamento, e si incaricò di raccogliere le adesioni per far fronte alla spesa, ottenendo una importante visibilità su un quotidiano a tiratura internazionale. Le adesioni raggiunsero la magra cifra di 32: nessuno tra i tanti colleghi era disposto ad accollarsi nemmeno 50 euro. Ovviamente l'iniziativa è stata da me chiusa poichè non era giusto che solo su 32 colleghi potesse gravare una cifra così considerevole (8200 euro).
Sempre nello stesso periodo il Presidente del comitato programmò una manifestazione a Roma, raccolse le adesioni e raggiunse l' esigua cifra di un centinaio di coraggiosi pronti a scendere in piazza. Inutile dire che la copertura politica per la manifestazione venne meno, poichè quel numero di consensi poteva essere buono per una manifestazione in un Comune montanaro dell'Alto Adige, ma non per una città come Roma.
Tuttavia, mossi dalle numerose dichiarazioni di "interventismo" (leggasi manifestazioni e cortei) e dalle critiche nei confronti del comitato relative ad un suo presunto immobilismo, riproponiamo le due iniziative, e quindi riapriamo la campagna per la raccolta delle adesioni e nello specifico:
Per la manifestazione inviare le adesioni (nome, cognome, status di militare) alla mail del comitato precariffaa@gmail.com
Per l'articolo a pagamento sul Corriere della Sera inviare le adesioni (nome, cognome, status di militare) alla mia mail wagram76@hotmail.com, le modalità per la pubblicazione dell'articolo sono quelle illustrate nel mio post del 16 Aprile 2007, prendetene visione.
L'articolo sarà simile a quello che scrissi ad Aprile, ma ovviamente aggiornato dei fatti e delle circostanze, accadute nei mesi successivi ad oggi.
Ogni settimana sarà reso noto il numero delle adesioni per ciascuna iniziativa.
La campagna per le adesioni durerà un mese a partire da oggi, Domenica 16 Luglio 2007.
Speriamo quindi in un' ampia partecipazione, che non confermi quella deludente di Aprile, soprattutto alla luce dei propositi d'impegno e delle critiche evidenziate nei vostri commenti sul blog. Siamo pronti a portare avanti tutte queste iniziative, ma se non aderite, da soli non possiamo farcela.
Saluti a tutti.

martedì 10 luglio 2007

INCONTRO COMITATO

Alla luce di quanto espresso dal T.A.R. del Lazio con sentenza del 10 luglio 2007, il Comitato si riunirà, giovedì 12 luglio, alle ore 10:00, in Piazza della Repubblica - ROMA, per decidere ed eventualmente coordinare nuove azioni da intraprendere in merito.
Questo incontro è di natura informale, però chi volesse partecipare, è pregato di presentarsi in giacca e cravatta, in quanto, nella stessa mattinata, c'è la possibilità di recarsi presso la Direzione Generale del Personale Militare.
Sarà anche una occasione per raccogliere nuove adesioni.

Presenti all'incontro: il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e Membri del Comitato.

IL COMITATO

SENTENZA DEL T.A.R. DEL 10 LUGLIO 2007

Il TAR del Lazio, in data odierna, ha rinviato la sentenza definitiva alla data del 14 novembre 2007.

martedì 3 luglio 2007

Stabilizzazione

Come avete potuto notare nei giorni scorsi tutte le amministrioni pubbliche stanno applicando quanto sancito nella finanziaria 2007; al momento solo il Ministero della Difesa non si è pronunciato in materia di stabilizzazione, anche se qualcosa sembra stia facendo. Continuamente giungono indiscrezioni circa la prossima applicazione della legge anche ai precari delle forze armate, ma sono solo indiscrezioni e non ritengo sia il caso di badarci piu di tanto (a meno che qualcuno degli utenti nesappia di piu e voglia informare tutti lasciando un commento a questo); il 10 luglio si discuterà il ricorso di tanti ragazzi del 1° AUFP MM (tra cui io), le premesse sono buone ma staremo a vedere.
Intanto continuiamo a darci notize ed indiscrezioni come abbiamo sempre fatto. Da parte del comitato confermo a tutti il fatto che la nostra attività sta proseguendo e che non appena avremo riscontri "tangibili" vi informeremo.
il presidente