mercoledì 24 ottobre 2007


questo è un altro articolo della finanziaria che interessa noi

mercoledì 8 agosto 2007

IL PREMIO DI FINE FERMA

Riportiamo il testo di due norme fondamentali per comprendere quello che possiamo e dobbiamo pretendere dall'Amm.
E scritto che
1) agli ufficiali in ferma prefissata si applica il trattamento previsto per gli ufficiali di complemento;
2) deve esser corrisposto un premio pari al 15 per cento dello stipendio iniziale annuo lordo per ogni semestre di ferma volontaria espletata.
Prima tale premio era dato solo agli AUC raffermati, quindi un numero ridotto. Gli AUFP sono tutti in ferma volontaria e dovendo pagare per ogni semestre (almeno 5) sono tanti soldi pro capite. Ecco perchè l'Amm. prende tempo ed è latitante in merito. Vuole far passare inosservata anche questo. E' troppo!!!
P.S. Se fate richiesta tramite avvocato, sottolineate il fatto che, se pagheranno non a breve giro di tempo, pretendete anche gli interessi maturati.
Alla prossima.

martedì 31 luglio 2007

Nuovo indirizzo del blog

http://precaridelleffaa.blogspot.com

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IL COMITATO

domenica 29 luglio 2007

Trasmissione televisva

Giorno 30 luglio alle ore 17:00 sulla Tv delle libertà, canale 818 di SKY o on line su internet, andrà in onda un servizio sulla nostra situazione.

IL COMITATO

sabato 28 luglio 2007

PER GLI ANONIMI

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IL COMITATO

Risposta alle interrogazioni Fallica/Cossiga

Cari colleghi,
Qui di seguito, il testo della mediocre quanto indegna risposta data dal Ministero della Difesa alle interrogazioni dei deputati Fallica/Cossiga. Ogni commento del sottoscritto è superfluo...

5-01353 Fallica e Cossiga: Sull'eventuale applicazione alle Forze armate delladirettiva 30 aprile 2007, n. 7, in materia di stabilizzazione e proroga deicontratti a tempo determinato.

Giuseppe FALLICA (FI) illustra l'interrogazione in titolo.Il sottosegretario Giovanni Lorenzo FORCIERI, nel rispondere all'interrogazionein titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), fa presente cheil problema del transito nel servizio permanente, almeno di parte del personalemilitare che ha svolto o sta svolgendo il servizio in ferma prefissata, debbaessere affrontato al più presto dal Governo con una soluzione ragionevole ancheal fine di non discriminare il personale militare, rispetto alle altre categoriedi personale della pubblica amministrazione.Giuseppe FALLICA (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto soprattutto per laprima parte della risposta del Governo che, a suo avviso, è stata preparata inlinguaggio «burocratese» dagli uffici del Ministero della difesa. Ritiene inveceche, nell'ultima parte della risposta, il Governo abbia dimostrato una maggioreapertura verso la soluzione del problema della stabilizzazione dei precari nelleForze armate. Sottolinea comunque che l'aspetto più preoccupante della rispostadel Governo è che fino ad ora sia stato completamente ignorato il lavoro svoltonella Commissione con il concorso di tutte le forze politiche.Roberta PINOTTI, presidente, pur dichiarandosi consapevole del fatto che perragioni, sia di compatibilità finanziarie, sia di funzionalità di strumentomilitare, non tutto il personale militare in ferma prefissata potrà transitarenel servizio permanente, ritiene che debba essere compiuto ogni sforzo perconsentire che almeno una parte di tale personale, adeguatamente selezionatasulla base di criteri meritocratici, possa essere assunta a tempo indeterminato.Nel sottolineare pertanto come la Commissione debba porre tra i suoi prossimiobiettivi prioritari quello di trasformare con la prossima finanziaria, in normedi legge le indicazioni contenute nelle risoluzioni recentemente--------------------------------------------------------------------------------Pag. 52--------------------------------------------------------------------------------approvate, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine delgiorno.testo risoluzione:ALLEGATO 3Interrogazione n. 5-01353 Fallica e Cossiga: Sull'eventuale applicazione alleForze armate della direttiva 30 aprile 2007, n. 7, in materia di stabilizzazionee proroga dei contratti a tempo determinato.TESTO DELLA RISPOSTAL'interrogazione in discussione affronta la delicata e complessa questionerelativa agli Ufficiali in ferma prefissata (UFP) delle Forze Armate.Come noto, il tema dell'esclusione degli UFP dalle disposizioni in materia distabilizzazione del personale precario, di cui all'articolo 1, comma 519 dellalegge 27 dicembre 2006 n. 296 (finanziaria 2007), è stato oggetto di un intensoe lungo dibattito, alla luce di diversi profili di criticità che, sono, tral'altro, emersi, con chiarezza, nel corso delle audizioni svolte a margine delladiscussione delle richiamate Risoluzioni.In particolare, uno degli aspetti di maggior rilievo che sono emersi, così comepuntualmente sviluppato anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa AmmiraglioDi Paola, audito da questa Commissione, è quello relativo al fatto che ilpersonale delle Forze Armate reclutato con una ferma di durata prefissata, aqualsiasi categoria esso appartenga, non può essere considerato un «precario»,alla stessa stregua di altro personale titolare, ad esempio, di diversetipologie di contratto privatistico.Le ferme a termine di breve periodo contratte dal personale militare volontario,infatti, attengono ad un regime normalizzato per legge, nel quale latemporaneità è strutturale e riconosciuta per legge in quanto funzionale allepeculiari esigenze istituzionali della Difesa.Ad esse, pertanto, non sono estensibili le citate disposizioni in materia sullastabilizzazione del personale precario.Ciò a maggior ragione se si considera che le Forze Armate, essendo escluse dalblocco delle assunzioni disposto dalla «finanziaria 2005» (articolo 1 comma 95della legge n. 311 del 2004) e conseguentemente dall'utilizzo del previsto Fondoper la stabilizzazione del personale precario, non possono essere ricomprese trale Amministrazioni destinatarie della ripartizione della quota del Fondomedesimo. Diversamente il citato comma 519 è estensibile al personale a tempodeterminato dell'Arma dei Carabinieri di cui all'articolo 23, comma 1, deldecreto legislativo n. 215 del 2001, in quanto i Corpi di Polizia partecipanoalla ripartizione del suddetto Fondo di cui alla legge finanziaria 2005.Sulla base di tali considerazioni, i criteri di applicazione del predettoarticolo 1 comma 519, delineati dalla direttiva richiamata nell'interrogazione,non sono conseguentemente estendibili agli UFP.Un ulteriore aspetto di criticità che è stato affrontato ampiamente e che assumenotevole rilevanza è quello relativo alle conseguenze che deriverebberodall'eventuale immissione degli UFP nel servizio permanente.Un'eventuale immissione sic et simpliciter nel s.p. di tale fattispecie dipersonale avrebbe sicure ripercussioni sulle dinamiche dei reclutamentiordinari, in quanto inciderebbe sia sulla alimentazione dei ruoli normaliattraverso le procedure concorsuali per Accademia Militare che su quella deiruoli speciali nonché, sulle progressioni di carriera nei vari ruoli.--------------------------------------------------------------------------------Pag. 60--------------------------------------------------------------------------------A tal riguardo, infatti, la normativa vigente in materia di reclutamento delpersonale militare rappresenta un insieme complesso ed organico di previsionistrettamente interconnesse che danno vita ad un sistema perfettamente calibratodi bacini comunicanti e autocompensanti, in cui ad un incremento del personaledi una categoria deve corrispondere necessariamente un decremento di un'altracategoria.D'altro canto, le dinamiche dei reclutamenti del personale militare sono stateconcepite coerentemente con le disposizioni della normativa di settore sullatrasformazione dello strumento militare in senso interamente professionale subase esclusivamente volontaria, al fine di adeguare l'organizzazione militarealle riduzioni dei livelli organici (190.000 unità) stabilite dalla predettanormativa.Un ulteriore, ma non certo meno incidente, profilo di criticità e anche dipreoccupazione è costituito dai noti tagli al bilancio Difesa operati nellaprecedente legislatura e dall'articolo 1 comma 570 della legge finanziaria 2007che ha ridotto in maniera significativa i fondi destinati al processo diprofessionalizzazione delle Forze Armate, con riverberi negativi sui nuovireclutamenti e sulle rafferme del personale non in servizio permanente.Infatti, l'esiguità delle risorse finanziarie messe a disposizione della Difesa,ha implicazioni di una certa vastità, andando ad incidere sulle moltepliciesigenze connesse al reclutamento, all'ammodernamento dei mezzi e sistemid'arma, all'assolvimento dei compiti istituzionali di difesa nazionale e degliimpegni nell'ambito delle varie missioni internazionali.È proprio in relazione al taglio del 15 per cento delle risorse destinate allaprofessionalizzazione delle F.A., operato dal citato comma 570 della finanziaria2007, che è stato necessario rimodulare in chiave riduttiva la programmazionedei reclutamenti delle varie categorie di personale militare, già a partiredall'anno 2007.Gli aspetti finora descritti rendono evidentemente il quadro di situazioneancora complesso.È di tutta evidenza come la disciplina contemplata dall'impegno contenuto nellacitata Risoluzione sia strettamente correlata all'adeguatezza delle risorsemesse a disposizione della Difesa che devono necessariamente risultare in misuratale da consentire di perseguire tale finalità, ma anche e soprattutto di nonpregiudicare il delicato processo di razionalizzazione dello strumento militare,tuttora in atto.È necessario, pertanto, individuare soluzioni equilibrate che non alterino idelicati meccanismi a base della struttura organizzativa delle Forze Armate, inquanto diversamente si correrebbe il rischio concreto che arrecando benefici apochi si potrebbe produrre un danno, non solo ad altrettanti aspiranti aventidiritto ex lege, ma addirittura alla struttura complessiva.

giovedì 26 luglio 2007

Per quelli che oggi non erano presenti a Roma

Oggi abbiamo tenuto due incontri a Roma.
Il primo a piazza della Repubblica dove abbiamo chiarito le incomprensioni di alcuni di noi e successivamente siamo stati intervistati da un reporter della "Tv delle Libertà"
Nel primo abbiamo avuto un incontro tecnico con la collaboratrice della senatrice Pisa, sia la senatrice Pisa che la senatrice Menapace erano impegnate in commissione difesa e non hanno avutola possibilità di venire. Incontro molto interessante in quanto ci ha permesso di capire l'iter procedurale del DDL.
Ad oggi firmato da 17 senatori.
Al termine dell'incontro siamo stati intervistati dal reporter che trasmetterà il pezzo lunedì.

Francesco Caratozzolo