mercoledì 24 ottobre 2007


questo è un altro articolo della finanziaria che interessa noi

mercoledì 8 agosto 2007

IL PREMIO DI FINE FERMA

Riportiamo il testo di due norme fondamentali per comprendere quello che possiamo e dobbiamo pretendere dall'Amm.
E scritto che
1) agli ufficiali in ferma prefissata si applica il trattamento previsto per gli ufficiali di complemento;
2) deve esser corrisposto un premio pari al 15 per cento dello stipendio iniziale annuo lordo per ogni semestre di ferma volontaria espletata.
Prima tale premio era dato solo agli AUC raffermati, quindi un numero ridotto. Gli AUFP sono tutti in ferma volontaria e dovendo pagare per ogni semestre (almeno 5) sono tanti soldi pro capite. Ecco perchè l'Amm. prende tempo ed è latitante in merito. Vuole far passare inosservata anche questo. E' troppo!!!
P.S. Se fate richiesta tramite avvocato, sottolineate il fatto che, se pagheranno non a breve giro di tempo, pretendete anche gli interessi maturati.
Alla prossima.

martedì 31 luglio 2007

Nuovo indirizzo del blog

http://precaridelleffaa.blogspot.com

Vista la necessità di dover moderare i commenti rilasciati da utenti non registrati, si invitano i Sig. membri a voler visitare e postare i propri commenti al nuovo indirizzo del blog. GRAZIE

IL COMITATO

domenica 29 luglio 2007

Trasmissione televisva

Giorno 30 luglio alle ore 17:00 sulla Tv delle libertà, canale 818 di SKY o on line su internet, andrà in onda un servizio sulla nostra situazione.

IL COMITATO

sabato 28 luglio 2007

PER GLI ANONIMI

Non è piu' possibile lasciare commenti anonimi. Per farlo è necessario essere membri di questo blog. GRAZIE

IL COMITATO

Risposta alle interrogazioni Fallica/Cossiga

Cari colleghi,
Qui di seguito, il testo della mediocre quanto indegna risposta data dal Ministero della Difesa alle interrogazioni dei deputati Fallica/Cossiga. Ogni commento del sottoscritto è superfluo...

5-01353 Fallica e Cossiga: Sull'eventuale applicazione alle Forze armate delladirettiva 30 aprile 2007, n. 7, in materia di stabilizzazione e proroga deicontratti a tempo determinato.

Giuseppe FALLICA (FI) illustra l'interrogazione in titolo.Il sottosegretario Giovanni Lorenzo FORCIERI, nel rispondere all'interrogazionein titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), fa presente cheil problema del transito nel servizio permanente, almeno di parte del personalemilitare che ha svolto o sta svolgendo il servizio in ferma prefissata, debbaessere affrontato al più presto dal Governo con una soluzione ragionevole ancheal fine di non discriminare il personale militare, rispetto alle altre categoriedi personale della pubblica amministrazione.Giuseppe FALLICA (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto soprattutto per laprima parte della risposta del Governo che, a suo avviso, è stata preparata inlinguaggio «burocratese» dagli uffici del Ministero della difesa. Ritiene inveceche, nell'ultima parte della risposta, il Governo abbia dimostrato una maggioreapertura verso la soluzione del problema della stabilizzazione dei precari nelleForze armate. Sottolinea comunque che l'aspetto più preoccupante della rispostadel Governo è che fino ad ora sia stato completamente ignorato il lavoro svoltonella Commissione con il concorso di tutte le forze politiche.Roberta PINOTTI, presidente, pur dichiarandosi consapevole del fatto che perragioni, sia di compatibilità finanziarie, sia di funzionalità di strumentomilitare, non tutto il personale militare in ferma prefissata potrà transitarenel servizio permanente, ritiene che debba essere compiuto ogni sforzo perconsentire che almeno una parte di tale personale, adeguatamente selezionatasulla base di criteri meritocratici, possa essere assunta a tempo indeterminato.Nel sottolineare pertanto come la Commissione debba porre tra i suoi prossimiobiettivi prioritari quello di trasformare con la prossima finanziaria, in normedi legge le indicazioni contenute nelle risoluzioni recentemente--------------------------------------------------------------------------------Pag. 52--------------------------------------------------------------------------------approvate, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine delgiorno.testo risoluzione:ALLEGATO 3Interrogazione n. 5-01353 Fallica e Cossiga: Sull'eventuale applicazione alleForze armate della direttiva 30 aprile 2007, n. 7, in materia di stabilizzazionee proroga dei contratti a tempo determinato.TESTO DELLA RISPOSTAL'interrogazione in discussione affronta la delicata e complessa questionerelativa agli Ufficiali in ferma prefissata (UFP) delle Forze Armate.Come noto, il tema dell'esclusione degli UFP dalle disposizioni in materia distabilizzazione del personale precario, di cui all'articolo 1, comma 519 dellalegge 27 dicembre 2006 n. 296 (finanziaria 2007), è stato oggetto di un intensoe lungo dibattito, alla luce di diversi profili di criticità che, sono, tral'altro, emersi, con chiarezza, nel corso delle audizioni svolte a margine delladiscussione delle richiamate Risoluzioni.In particolare, uno degli aspetti di maggior rilievo che sono emersi, così comepuntualmente sviluppato anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa AmmiraglioDi Paola, audito da questa Commissione, è quello relativo al fatto che ilpersonale delle Forze Armate reclutato con una ferma di durata prefissata, aqualsiasi categoria esso appartenga, non può essere considerato un «precario»,alla stessa stregua di altro personale titolare, ad esempio, di diversetipologie di contratto privatistico.Le ferme a termine di breve periodo contratte dal personale militare volontario,infatti, attengono ad un regime normalizzato per legge, nel quale latemporaneità è strutturale e riconosciuta per legge in quanto funzionale allepeculiari esigenze istituzionali della Difesa.Ad esse, pertanto, non sono estensibili le citate disposizioni in materia sullastabilizzazione del personale precario.Ciò a maggior ragione se si considera che le Forze Armate, essendo escluse dalblocco delle assunzioni disposto dalla «finanziaria 2005» (articolo 1 comma 95della legge n. 311 del 2004) e conseguentemente dall'utilizzo del previsto Fondoper la stabilizzazione del personale precario, non possono essere ricomprese trale Amministrazioni destinatarie della ripartizione della quota del Fondomedesimo. Diversamente il citato comma 519 è estensibile al personale a tempodeterminato dell'Arma dei Carabinieri di cui all'articolo 23, comma 1, deldecreto legislativo n. 215 del 2001, in quanto i Corpi di Polizia partecipanoalla ripartizione del suddetto Fondo di cui alla legge finanziaria 2005.Sulla base di tali considerazioni, i criteri di applicazione del predettoarticolo 1 comma 519, delineati dalla direttiva richiamata nell'interrogazione,non sono conseguentemente estendibili agli UFP.Un ulteriore aspetto di criticità che è stato affrontato ampiamente e che assumenotevole rilevanza è quello relativo alle conseguenze che deriverebberodall'eventuale immissione degli UFP nel servizio permanente.Un'eventuale immissione sic et simpliciter nel s.p. di tale fattispecie dipersonale avrebbe sicure ripercussioni sulle dinamiche dei reclutamentiordinari, in quanto inciderebbe sia sulla alimentazione dei ruoli normaliattraverso le procedure concorsuali per Accademia Militare che su quella deiruoli speciali nonché, sulle progressioni di carriera nei vari ruoli.--------------------------------------------------------------------------------Pag. 60--------------------------------------------------------------------------------A tal riguardo, infatti, la normativa vigente in materia di reclutamento delpersonale militare rappresenta un insieme complesso ed organico di previsionistrettamente interconnesse che danno vita ad un sistema perfettamente calibratodi bacini comunicanti e autocompensanti, in cui ad un incremento del personaledi una categoria deve corrispondere necessariamente un decremento di un'altracategoria.D'altro canto, le dinamiche dei reclutamenti del personale militare sono stateconcepite coerentemente con le disposizioni della normativa di settore sullatrasformazione dello strumento militare in senso interamente professionale subase esclusivamente volontaria, al fine di adeguare l'organizzazione militarealle riduzioni dei livelli organici (190.000 unità) stabilite dalla predettanormativa.Un ulteriore, ma non certo meno incidente, profilo di criticità e anche dipreoccupazione è costituito dai noti tagli al bilancio Difesa operati nellaprecedente legislatura e dall'articolo 1 comma 570 della legge finanziaria 2007che ha ridotto in maniera significativa i fondi destinati al processo diprofessionalizzazione delle Forze Armate, con riverberi negativi sui nuovireclutamenti e sulle rafferme del personale non in servizio permanente.Infatti, l'esiguità delle risorse finanziarie messe a disposizione della Difesa,ha implicazioni di una certa vastità, andando ad incidere sulle moltepliciesigenze connesse al reclutamento, all'ammodernamento dei mezzi e sistemid'arma, all'assolvimento dei compiti istituzionali di difesa nazionale e degliimpegni nell'ambito delle varie missioni internazionali.È proprio in relazione al taglio del 15 per cento delle risorse destinate allaprofessionalizzazione delle F.A., operato dal citato comma 570 della finanziaria2007, che è stato necessario rimodulare in chiave riduttiva la programmazionedei reclutamenti delle varie categorie di personale militare, già a partiredall'anno 2007.Gli aspetti finora descritti rendono evidentemente il quadro di situazioneancora complesso.È di tutta evidenza come la disciplina contemplata dall'impegno contenuto nellacitata Risoluzione sia strettamente correlata all'adeguatezza delle risorsemesse a disposizione della Difesa che devono necessariamente risultare in misuratale da consentire di perseguire tale finalità, ma anche e soprattutto di nonpregiudicare il delicato processo di razionalizzazione dello strumento militare,tuttora in atto.È necessario, pertanto, individuare soluzioni equilibrate che non alterino idelicati meccanismi a base della struttura organizzativa delle Forze Armate, inquanto diversamente si correrebbe il rischio concreto che arrecando benefici apochi si potrebbe produrre un danno, non solo ad altrettanti aspiranti aventidiritto ex lege, ma addirittura alla struttura complessiva.

giovedì 26 luglio 2007

Per quelli che oggi non erano presenti a Roma

Oggi abbiamo tenuto due incontri a Roma.
Il primo a piazza della Repubblica dove abbiamo chiarito le incomprensioni di alcuni di noi e successivamente siamo stati intervistati da un reporter della "Tv delle Libertà"
Nel primo abbiamo avuto un incontro tecnico con la collaboratrice della senatrice Pisa, sia la senatrice Pisa che la senatrice Menapace erano impegnate in commissione difesa e non hanno avutola possibilità di venire. Incontro molto interessante in quanto ci ha permesso di capire l'iter procedurale del DDL.
Ad oggi firmato da 17 senatori.
Al termine dell'incontro siamo stati intervistati dal reporter che trasmetterà il pezzo lunedì.

Francesco Caratozzolo

mercoledì 25 luglio 2007

Riunione giovedì 26

Ragazzi l'incontro con la senatrice Menapace si terrà giorno 26 alle ore 14:00 presso la sala dell'Ex hotel Bologna, in via di Santa Chiara.

A domani
Francesco Caratozzolo

Richiesta la giacca, la cravatta ed un documento in corso di validità.

martedì 24 luglio 2007

Riunione di Giovedì 26 Luglio

Ragazzi sono costretto a chiudere l'elenco dei partecipanti all'incontro con la Sen. Menapace, devo consegnare oggi pomeriggio i nominativi in segreteria.
Comunque faremo una relazione ben dettagliata sul blog in ambito all'incontro.

Francesco Caratozzolo

Chi si volesse avvicinare comunque a Palazzo Carpegna (o Palazzo Bologna, via di Santa Chiara), lo può fare, anche per provare a farsi sentire dalla Commissione Difesa.

lunedì 23 luglio 2007

RIUNIONE DI GIOVEDI' 26 LUGLIO

Ragazzi per Giovedì 26, oltre all'incontro in Piazza della Repubblica a Roma, abbiamo la possibilità di confrontarci con la Senatrice Menapace e dei collaboratori della Senatrice Pisa.
Chiunque volesse parteciparVi deve comunicare URGENTEMENTE il proprio nominativo sulla casella di posta elettronica del Comitato, mettendo nell'oggetto "Riunione Menapace".
L'appuntamento è fissato per le ore 14:00 a Palazzo CARPEGNA.

Naturalmente è obbligatoria la giacca e la cravatta.

Francesco Caratozzolo
P.S.: per chi non lo sapesse oggi veniva depositato dalla Senatrice PISA il DDL.


Ho bisogno di sapere il prima possibile quanti saremo, in quanto secondo il numero dei partecipanti alla riunione si sceglierà la sala.
Grazie

venerdì 20 luglio 2007

MODIFICA ORARIO RIUNIONE UFFICIALE DEI PRECARI DELLE FF.AA.

Alcuni nostri colleghi ci hanno chiesto di anticipare o posticipare l'orario dell'incontro di Giovedì 26 luglio.
Non è possibile accogliere la richiesta di posticipare al pomeriggio l'incontro per il sol fatto che non troveremmo nessun politico disposto ad ascoltarci.
Al contrario, invece, è stata accolta la richiesta di anticipare l'orario della predetta riunione di un'ora per dare la possibilità a tutti coloro che vengono da molto lontano di rientrare a casa in orario.
Pertanto la riunione ufficiale è fissata sempre Giovedì 26 luglio, in Piazza della Repubblica - ROMA, ma non più alle ore 11:00, bensì alle ore 10:00.
Date massima diffusione. Grazie

IL COMITATO

mercoledì 18 luglio 2007

RIUNIONE UFFICIALE PRECARI FF.AA.

Giovedì 26 luglio, ore 11:00, Piazza della Repubblica - ROMA, riunione ufficiale di tutti i precari delle Forze Armate.

Il Comitato ha ritenuto opportuno fissare questo incontro ufficiale con tutti i precari di tutte le Forze Armate, per aggiornare i nuovi presenti di tutto ciò che è stato fatto sino ad oggi, raccogliere e coordinare nuove proposte/iniziative. Vista l'ufficialità dell'incontro, si pregano i signori partecipanti di presentarsi in giacca e cravatta, in quanto, nella stessa mattinata, c'è la possibilità di confrontarsi con esponenti politici e di esporre il nostro problema a giornalisti.

IL COMITATO

martedì 17 luglio 2007

Leggete bene tutti


PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA


DIRETTIVA 30 Aprile 2007

Applicazione dei commi 519, 520, 529 e 940 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), in materia di stabilizzazione e proroga dei contratti a tempo determinato, nonchè di riserve in favore di soggetti con incarichi di collaborazione. (Direttiva n. 7).

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale
Alle Amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo
Al Consiglio di Stato - Ufficio del Segretario generale
Alla Corte dei conti - Ufficio del Segretario generale
All'Avvocatura generale dello Stato - Ufficio del Segretario generale
Alle Agenzie All'ARAN
Agli Enti pubblici non economici tramite i Ministeri vigilanti)
Agli Enti pubblici (ex art. 70 del decreto legislativo n. 165/2001)
Agli Enti di ricerca (tramite i Ministeri vigilanti)
Alle Istituzioni universitarie (tramite il Ministero dell'Universita' e della ricerca)
Alle Camere di commercio industria agricoltura e artigianato (tramite il Ministero dello sviluppo economico)
e per conoscenza
Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione
Alla Conferenza dei rettori delle universita' italiane
All'Unioncamere

Premessa
La legge finanziaria per l'anno 2007 ha previsto la possibilità, per le pubbliche amministrazioni, di procedere alla stabilizzazione del personale, utilizzato con contratti di natura temporanea, ma con riferimento a fabbisogni permanenti dell'amministrazione. Si tratta del primo atto di un processo che interesserà tutto il fenomeno del precariato presente nelle amministrazioni e che dovrà trovare soluzione nell'arco della legislatura così come previsto dall'Intesa sul lavoro pubblico e sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche del 6 aprile 2007 attraverso l'applicazione delle disposizioni contenute nei commi 417, 418, 558, 565, 566 e 1156, lettera f) della legge 27 dicembre 2006, n. 296. I processi di stabilizzazione potranno essere effettuati nei limiti della disponibilità finanziaria stabilita nella medesima legge e nel rispetto delle disposizioni vigenti in tema di dotazioni organiche e di programmazione triennale dei fabbisogni.
1. Articolo unico, comma 519, della legge finanziaria:
stabilizzazione del personale a tempo determinato nelle amministrazioni dello Stato e negli enti pubblici non economici.
Il comma 519 destina, per l'anno 2007, il 20% del fondo di cui al comma 96, dell'art. 1, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311, come incrementato dal comma 513 della Legge, alla stabilizzazione a domanda del personale non dirigenziale, assunto a tempo determinato, in servizio da almeno tre anni, anche non continuativi alla data di entrata in vigore della legge medesima, o che maturi tre anni, anche dopo l'entrata in vigore della legge, in virtù di contratti stipulati prima del 29 settembre 2006, oppure non più in servizio ma che abbia maturato il requisito dei tre anni di servizio, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore all'entrata in vigore della legge.
Le amministrazioni che attingono al fondo sopra richiamato sono quelle individuate dall'art. 1, comma 95, della legge n. 311 del 2004
e, dunque, le sole amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le agenzie fiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, gli enti pubblici non economici, gli enti di ricerca e gli enti di cui all'art. 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni.
Le amministrazioni pubbliche non richiamate espressamente nel comma 519 (cioè quelle amministrazioni non direttamente destinatarie dei commi 95 e 96 dell'art. 1, della legge n. 311/2004), in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni, quali ad esempio i commi 101, 102 e 105 della legge n. 311 del 2004 (A.C.I., consigli nazionali degli ordini, federazioni, università o camere di commercio), adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio e delle specifiche disposizioni in materia di assunzioni e di tetti di spesa.
Nell'ambito della propria potestà regolamentare le amministrazioni non richiamate dal comma 519 disciplineranno la proroga dei contratti in essere con il personale in possesso dei requisiti previsti dalla legge finanziaria sino alla conclusione delle procedure di stabilizzazione.

In particolare si ricorda, relativamente alle università, che le procedure di stabilizzazione riguardano il solo personale di cui al comma 2 dell'art. 2 del decreto legislativo 165/2001. Le università procederanno alla stabilizzazione del proprio personale nell'ambito e nei limiti delle programmazioni di cui al comma 105 dell'art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nel rispetto delle procedure e dei vincoli ivi previsti.
Con il medesimo fondo di cui al comma 95, dell'art. 1 della legge n. 311/2004, a norma del comma 940, si provvederà alla
stabilizzazione del personale fuori ruolo operante presso il Parco nazionale del Gran Sasso dei Monti della Laga e del Parco nazionale della Maiella, per un ammontare pari a 2.000.000 di euro a decorrere dal 2007. La stabilizzazione avviene nei limiti del finanziamento, secondo le norme sul reclutamento, e limitatamente a tale comma 940 anche in soprannumero, relativamente al personale in possesso dei requisiti indicati nel comma 519.
Inoltre gli enti parco richiamati stipulano nuovi contratti a tempo determinato subordinato, a decorrere dal 1° gennaio 2007, al personale che già vi presta attività professionale, fino alla definitiva stabilizzazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2008.
2. Presupposti per la stabilizzazione.
Le amministrazioni destinatarie delle disposizioni di cui al comma 519 citato, nel procedere alla stabilizzazione del personale che presenterà apposita domanda, faranno riferimento alle indicazioni che seguono.
In primo luogo occorre chiarire che il legislatore è intervenuto con la finalità di sanare situazioni che si protraggono da lungo tempo e che hanno disatteso le norme che regolano il sistema di provvista di personale nelle pubbliche amministrazioni e creato diffuse aspettative nei dipendenti così assunti, anche in violazione dell'art. 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001.
Infatti, come già diffusamente sottolineato nella Circolare n. 3 del 2006 del Ministro per la funzione pubblica, il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato corrisponde alla necessità di fare fronte ad esigenze temporanee delle amministrazioni, mentre nelle situazioni oggetto della stabilizzazione prevista dalla legge finanziaria per l'anno 2007 di fatto si sono utilizzate tipologie di lavoro temporaneo per esigenze permanenti dell'amministrazione e non esternalizzate.
Inoltre, occorre ricordare che sebbene la natura delle disposizioni di cui si tratta possa essere considerata derogatoria rispetto alle normali procedure di assunzione, in quanto finalizzata a sanare le situazioni sopra descritte, occorre necessariamente inquadrare la loro applicazione nel sistema delle norme vigenti in materia.
Ciò comporta la necessità che sia accertata la vacanza in organico rispetto alla qualifica da assumere, la quale dovrà risultare dalla dotazione organica vigente e dalla programmazione del fabbisogno appositamente aggiornata a norma dell'art. 35, comma 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001, anche tenuto conto dei processi di riorganizzazione in corso in attuazione delle disposizioni contenute nell'art. 1, commi da 404 a 416, e da 440 a 445 della legge n. 296 del 2006, per le amministrazioni ivi indicate.
Le dotazioni organiche verranno modificate, qualora necessario, per consentire le trasformazioni dei rapporti di lavoro in coerenza con la programmazione triennale dei fabbisogni di personale esclusivamente ad invarianza della spesa teorica complessiva anche nell'ambito dei processi avviati con i commi 404 e seguenti e 440 e seguenti della legge finanziaria per il 2007 e nel rispetto comunque di quanto previsto dall'art. 6 del decreto legislativo n. 165/2001.
Le autorizzazioni alle assunzioni in questione vengono concesse con le modalità di cui all'art. 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Dovrà, inoltre, essere rispettato il requisito del possesso del titolo di studio per l'accesso dall'esterno nelle singole qualifiche, previsto dai vigenti sistemi di classificazione. E' possibile derogare a tale requisito esclusivamente per il personale assunto e inquadrato per legge o sulla base di procedure che prevedevano al tempo titoli di studio diversi.
Infine, come peraltro espressamente previsto dal comma 519, dovrà essere rispettato il principio posto dall'art. 35, comma 1, del decreto legislativo n. 165 del 2001, dell'accesso tramite procedure selettive, con la conseguenza che qualora occorra procedere alla stabilizzazione di personale che non abbia sostenuto "procedure selettive di tipo concorsuale", la stabilizzazione per tale personale sarà subordinata al superamento di tali procedure che saranno a tal fine disposte dalle amministrazioni che dovranno assumere definitivamente i dipendenti interessati.
Considerata la finalità delle disposizioni, di cui al comma 519, le quali, come ricordato, intervengono a sanare una situazione di fatto creatasi in conseguenza di un utilizzo improprio delle tipologie di lavoro flessibile da parte delle pubbliche amministrazioni e trattandosi di assunzione riservata e non aperta, si ritiene che si debba prescindere, al riguardo, dal principio del previo esperimento delle procedure di mobilità e dalla procedura di cui all'art. 34-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001, cui si deve dar corso obbligatoriamente quando si bandiscono concorsi pubblici che garantiscono l'adeguato accesso dall'esterno in ossequio ai principi sanciti dalla costante giurisprudenza della Corte costituzionale sul tema.
3. Requisiti per accedere alle procedure di stabilizzazione.
La stabilizzazione riguarda il solo personale non dirigenziale, che abbia maturato o maturerà il requisito di tre anni di servizio complessivi, e, nel darvi corso, le amministrazioni seguiranno il seguente ordine di priorità.
Saranno stabilizzati in primo luogo i dipendenti che hanno maturato il requisito dei tre anni di servizio nella medesima amministrazione.
In secondo luogo si procederà per coloro che abbiano raggiunto il predetto requisito presso diverse amministrazioni. In tal caso la stabilizzazione avviene con l'ultima amministrazione nella quale si è prestato servizio e nell'ambito dell'ultima qualifica rivestita per la quale si dovrà sostenere apposita procedura selettiva qualora il personale in questione non sia stato assunto mediante prova selettiva di natura concorsuale.
L'amministrazione che procede alla stabilizzazione può fare utilmente riferimento a procedure selettive svolte presso altre amministrazioni solo se riferibili alla qualifica per la quale si stipula il contratto a tempo indeterminato.
Diversamente occorrerà procedere ad una nuova selezione.
Infine, coloro che abbiano stipulato un contratto anteriormente alla data del 29 settembre 2006, e che, pertanto, debbono ancora maturare il requisito dei tre anni di servizio, saranno stabilizzati successivamente alla scadenza del triennio. E' questo il caso dei contratti a tempo determinato stipulati dal Ministero per i beni e le attività culturali ai sensi dell'art. 1, comma 596, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Anche per tale personale occorrerà predisporre procedure selettive.
Possono accedere alle procedure di stabilizzazione anche coloro che siano stati assunti a tempo determinato mediante procedure "previste per legge", sempre nel rispetto del requisito dei tre anni di servizio. Rientrano in questa categoria, tra l'altro, coloro i quali sono soggetti alla normativa di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, cioè le assunzioni obbligatorie mediante avvio degli iscritti nelle liste di collocamento con chiamata numerica e nominativa ai sensi della normativa vigente, nonché il personale reclutato mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo.
Per coloro che sono stati assunti con procedure non concorsuali sarà necessario disporre apposite prove selettive.
In generale sono da ritenersi esclusi dall'intero processo di
stabilizzazione, del personale con rapporti di lavoro flessibile i contratti di lavoro a tempo determinato afferenti gli uffici di diretta collaborazione dell'autorità politica. Questi ultimi sono, infatti, caratterizzati, per loro stessa natura, dalla temporaneità, in quanto legati da un particolare rapporto fiduciario con il vertice politico e, pertanto, sono destinati naturalmente a concludersi con la scadenza del mandato o le dimissioni di questo.
Sono, altresì, da ritenersi esclusi i lavoratori in somministrazione utilizzati da pubbliche amministrazioni in quanto il contratto di lavoro, in forza del quale gli stessi effettuano temporaneamente la prestazione lavorativa presso un soggetto terzo, viene stipulato con l'agenzia di somministrazione della quale i medesimi sono dipendenti.
4. Le procedure di stabilizzazione.
Le amministrazioni, nell'ambito della propria autonomia regolamentare e nel rispetto delle relazioni sindacali, definiranno le proprie procedure di stabilizzazione in coerenza con i principi sanciti dall'art. 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001, con riferimento a quanto stabilito nel comma 3, del medesimo articolo, in tema di pubblicità, trasparenza e pari opportunità delle procedure di reclutamento del personale.
Ciò comporta la necessità che le amministrazioni provvedano a pubblicizzare l'avvio delle procedure di stabilizzazione mediante avviso anche nel caso in cui si non si debba dare corso alle richiamate prove selettive di natura concorsuale in quanto le medesime siano state già espletate precedentemente all'assunzione a tempo determinato del personale che si stabilizza.
Nell'avviso saranno indicati i requisiti ed i criteri necessari per poter presentare le relative domande di stabilizzazione, nonché le sedi presso le quali sarà effettuata l'assunzione in riferimento alle risultanze della programmazione triennale dei fabbisogni. E', inoltre, opportuno che i dipendenti che aspirano alla stabilizzazione dichiarino, nella domanda che presenteranno a tal fine, di non avere presentato analoga domanda presso altra amministrazione, considerato che l'amministrazione presso la quale presta servizio continua ad avvalersene nelle more della conclusione delle procedure di stabilizzazione.
Le amministrazioni quindi predisporranno graduatorie distinte per categoria e profili sulla base dell'anzianità di servizio al fine di dare soluzione, innanzitutto, ai fenomeni di precariato che si sono succeduti e stratificati da lungo tempo. Nell'ambito della propria autonomia organizzativa e regolamentare potranno essere previsti ulteriori titoli, anche riferiti all'esperienza professionale in possesso, al fine di predisporre le graduatorie per la trasformazione. A tali graduatorie non si applicano le disposizioni sulla validità e proroga previste per le graduatorie predisposte a seguito di concorsi pubblici, trattandosi di procedura speciale che mira ad assicurare anche nel tempo la trasformazione del rapporto di lavoro.
Successivamente alla pubblicazione dell'avviso, le amministrazioni comunicheranno i dati relativi al numero dei dipendenti da assumere a tempo indeterminato ed alle domande ricevute al Dipartimento della funzione pubblica, ufficio per il personale delle pubbliche amministrazioni ed al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - IGOP, con i necessari riferimenti alla programmazione triennale dei fabbisogni ed alle dotazioni organiche vigenti sulla base di apposite note circolari che verranno prossimamente emanate.
Infine si ricorda che il comma 519 dispone la proroga ex lege dei contratti relativi al personale destinatario della stabilizzazione fino alla stipula del contratto a tempo indeterminato. Detta proroga opera direttamente per le amministrazioni dello Stato, mentre per gli altri enti, non ricompresi nel comma 519, occorrerà che i medesimi adeguino a tale scopo i propri regolamenti.
5. Le disposizioni relative ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Il comma 529 prevede che per il triennio 2007-2009 le pubbliche amministrazioni che procedono all'assunzione di personale a tempo determinato, secondo le disposizioni vigenti, riserveranno una percentuale del sessanta per cento del totale dei posti programmati a soggetti con i quali abbiano stipulato uno o più contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Tale disposizione trova applicazione nei confronti delle amministrazioni di cui al comma 520 e 523, nonché delle amministrazioni che recepiscono la disposizione nei propri regolamenti. Per gli enti di ricerca il comma 529 si applica anche con riferimento ai soggetti titolari di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca, per i quali detti enti regolamenteranno le specifiche riserve.
Requisito necessario per accedere alla riserva di posti è costituito dalla durata complessiva del contratto che deve essere di un anno raggiunta alla data del 29 settembre 2006 nell'ambito del settore in cui si vuole ricoprire il fabbisogno di personale a tempo determinato.
La legge finanziaria si riferisce ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa che sono stati stipulati dalle amministrazioni al di fuori delle previsione dell'art. 7, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, nel testo vigente prima della modifica apportata dal decreto legge n. 223 del 2006, come convertito dalla legge n. 248 del 2006, attraverso i quali si è fatto fronte alle ordinarie esigenze di servizio, in carenza dei presupposti di straordinarietà dell'esigenza e di provata competenza che giustificavano, allora come oggi, il ricorso alle collaborazioni esterne.
Pertanto, anche questa previsione trova la sua ragione nella volontà di sanare i comportamenti delle amministrazioni non in linea con le norme vigenti in tema di organizzazione e di reclutamento.
6. Enti di ricerca.
Per l'anno 2007, per le specifiche esigenze degli enti di ricerca e ai sensi del comma 520 dell'art. 1, legge n. 296/2006, è costituito, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un apposito fondo.
Tale fondo è destinato alla stabilizzazione di ricercatori, tecnologi, tecnici e personale impiegato in attività di ricerca in possesso dei requisiti temporali e di selezione di cui al comma 519, nonché all'assunzione dei vincitori di concorso nell'ambito delle dotazioni organiche vigenti.
Per l'anno 2007 è previsto uno stanziamento pari a 20 milioni di euro, mentre dall'anno 2008 lo stanziamento ammonta a 30 milioni di euro annui.
All'utilizzo di tale fondo si provvede con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ciò comporta che possono aspirare alla stabilizzazione presso i predetti enti coloro che siano stati assunti con un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato per le qualifiche ed i profili ivi indicati ed impiegato effettivamente in attività di ricerca, quindi con esclusione, relativamente a tale fondo, del personale assunto con qualifiche e profili non attinenti all'attività di ricerca ed utilizzato in funzioni amministrative di supporto non finalizzate all'attività di ricerca. Tale personale amministrativo potrà essere stabilizzato secondo i requisiti e le modalità di cui al comma 519.
Gli enti di ricerca, nell'ambito delle nuove programmazioni triennali dei fabbisogni, individueranno i nuovi fabbisogni che, ove mancanti, potranno portare ad un aggiornamento della dotazione organica, quantitativa e qualitativa, esclusivamente ad invarianza di spesa totale, trasformando i posti vacanti per la spesa equivalente, considerazione della priorità riservata dal legislatore alla stabilizzazione dei contratti di lavoro a termine.
Per quanto concerne i requisiti necessari per la stabilizzazione si rinvia a quanto evidenziato nel paragrafo 3 della presente direttiva.
7. Indirizzi in materia di ricorso ai contratti di lavoro flessibili.
Da ultimo si richiama l'attenzione delle amministrazioni sulla necessità di rispettare le disposizioni vigenti in tema di ricorso alle forme di lavoro flessibile in generale, e di contratti a tempo determinato in particolare, contenute nell'art. 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come di recente modificato dal decreto legge n. 4 del 2006. Tale articolo dispone che i datori di lavoro pubblici possono ricorrere, in particolare, ai contratti a tempo determinato solo per esigenze "temporanee ed eccezionali e previo esperimento di procedure inerenti assegnazione di personale anche temporanea".
Le disposizioni contenute nella legge finanziaria per l'anno 2007 sono finalizzate a sanare situazioni non in linea con le normative sopra richiamate, e con la normativa previgente, in quanto molte amministrazioni hanno stipulato diversi contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, peraltro spesso con i medesimi lavoratori, per far fronte ad esigenze durature che potevano essere soddisfatte, ad esempio, con processi di riqualificazione o riconversione.
Le scelte organizzative compiute in violazione delle disposizioni dell'art. 36 citato non corrispondono ai principi di buon andamento cui deve uniformarsi l'azione amministrativa e comportano un danno all'amministrazione non solo in termini di costi ma anche di immagine, in quanto generano aspettative nei lavoratori assunti con contratti a tempo determinato che difficilmente possono avere riscontro, considerata la necessità di contenere i costi della pubblica amministrazione affermata costantemente dalle leggi finanziarie. Si ricordano pertanto anche i limiti di spesa di cui al comma 187 dell'art. 1 della legge n. 266/2005, così come modificato dal comma 538 dell'art. 1 della legge n. 296/2006 e le responsabilità in materia del personale dirigente che instaura detti rapporti di lavoro in violazione delle norme richiamate. Le amministrazioni dovranno operare esclusivamente attraverso le competenze presenti al proprio interno anche attraverso l'adozione di moduli organizzativi flessibili.
Gli organi di controllo interno vigilano sulla corretta applicazione della normativa richiamata nel presente paragrafo e segnalano alle sezioni competenti della Corte dei conti la violazione delle norme in materia di ricorso ai contratti di lavoro flessibile.

Roma, 30 aprile 2007

Il Ministro per le riforme
e le innovazioni nelle pubbliche amministrazioni
Nicolais

Registrata alla Corte dei conti il 19 giugno 2007
Ministeri istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 8, foglio n. 15


lunedì 16 luglio 2007

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Siamo quelli del "famoso" articolo.per chi non lo conoscesse è quello del link presente anche nel blog:"http://www.forzearmate.org/sideweb/2007/circolari/stabilizzaizoen-personale-difesa-tempo-determinato_04032007.php".
Lo scrivemmo appena la legge fu pubblicata,l'articolo è fatto risalira a gennaio.Da allora ho seguito minuto per minuto l'evolversi delle cose da ogni punto di vista,interno al Min,vostro sul blog,politico,ecc.Mi sento di dire ad oggi che le cose si stanno mettendo male,i carabinieri vengono trattenuti,se non addirittura richiamati, per restare "vivi", noi invece veniamo inesorabilmente fammi "morire"=congedare.
Sapete perchè, perchè i CC verranno immessi in servizio fra qualche anno quando ormai noi tutti AUFP di ogni ordine e grado saremo ormai defunti e il nostro ricordo sarà ormai caduto nel dimenticatoio, ricordatevi che gli italiano hanno la memoria corta e basta una notizia più fresca per distogliere completamente l'attenzione.
Non voglio dilungarmi, non è il caso, voglio solo dirvi che le vostre riunioni possono servire a reclutare più persone, per informare quelli che ancora non sono ben informati di quello che sta accandendo, ma non serve per capire il da farsi, quello orami è chiaro.
Occorre portare alle luci della ribalta il nostro caso con qualcosa di eclatante.
Se la faccenda resta nel sommerso facciamo il gioco di SMD, che piano piano ci sta facendo congedare facendoci perdere ogni speranza anche corromperdo il TAR.
Ora serve solo una manifestazione, come da tempo vado dicendo, un cosa eclatante.
Non servono grandi numeri, ma persone coraggiose, tanto si sa che lottano in pochi e ne giovano in molti.
Basterebbe che quelli in congedo e per quelli in servizio, le mogli coi bambini o le madri, si incatenino formando una catena umana fra le ancore di ingresso dei Ministeri, avvisando chiaramente i giornalisti, poi voglio vedere se per rompere le manette non chiamano i CC e i VVF, e poi vediamo se non parleranno di noi.
Per l'articolo non penso occorrano soldi, un mio collega ha già pubblicato gratis su un giornale nazionale un paio di articoli, non sò se avesse conoscenze fra giornalisti,ma, se come ho letto, qualcuno ne ha, per l'articolo sfruttiamo quelle; i soldi, invece dicevo, potrebbero servire per fare striscioni e volantini con slogan pungenti ed incisivi per rendere l'idea del problema.
Poi mi piace anche la proposta di quelli che vogliono stazionare al lungo davanti a Piazza Montecitorio in seb senza stellette, e senza berretto, magari.
Se qualche CC o poliziotto chiede conto, si risponde chiedendo il perchè non si può stare lì vestiti così....
Si cerca di fermare Ascierto, che è l'unico che si è mosso, ma solo per i CC, si chiede se può inserire anche per noi quache comma più specifico, magari con l'elenco dei nomi di chi da diritto alla stabilizzazione se non al Min.Dif. risponderanno che stanno ancora valutando chi siamo i destinatari della norma.
Qui il problema può avere solo una soluzione politica.
La nostra Amm. non ci vuole, e non vedo perchè dovrebbe volerci quache altra Amm.
Solo un'imposizione di un potere più forte di quello dell'Amministrazione può obblicare quest'ultima a fare qualcosa, in caso contrario non verremo mai stabilizzati.
Ognuno di noi tornerà a casa con la coda fra le gambe, comincerà a fare altri lavori e questo comma 519 sarà stato solo un treno in corsa che non è riuscito a prendere, e la fortuna nella vita bussa una sola volta.
Quindi coraggio, è il momento di passare all'azione, entro fine luglio, inizi di agosto.Non vi dico il perchè, ma se qualcuno crede in noi non stia a chiedere ma passi all'azione.
Quelli di Taranto nella riunione discutino di una loro partecipazione a qualche iniziativa su Roma, per questiti non scrivete sul blog, ci sono troppi franchi tiratori, usi la mail ufficiale del blog o le seguenti: aufp.uafp@gmail.com.
Vediamo che sappiamo fare, altrimenti è giusto che non ci meritiamo nulla.
Alla prossima.Coraggio.....

domenica 15 luglio 2007

INCONTRO PRELIMINARE

Si comunica, a tutti gli interessati, che mercoledi 18 luglio 2007 si terrà presso la sede della UISP di Taranto un incontro preliminare al quale seguirà quello previsto per la fine luglio;
Gli argomenti saranno:
punto di situazione della pratica stabilizzazione;
preparazione dell incontro di fine luglio,

per chiarimenti ed adesioni contattare la seguente mail:
sant1ago@libero.it

"Chi non osa nulla, non speri in nulla"(Johann Christoph Friedrich von Schiller. Scrittore)

RICOMINCIAMO....

Cari colleghi,
ad Aprile c.a. il sottoscritto, scrisse un articolo da pubblicare sul Corriere della Sera a pagamento, e si incaricò di raccogliere le adesioni per far fronte alla spesa, ottenendo una importante visibilità su un quotidiano a tiratura internazionale. Le adesioni raggiunsero la magra cifra di 32: nessuno tra i tanti colleghi era disposto ad accollarsi nemmeno 50 euro. Ovviamente l'iniziativa è stata da me chiusa poichè non era giusto che solo su 32 colleghi potesse gravare una cifra così considerevole (8200 euro).
Sempre nello stesso periodo il Presidente del comitato programmò una manifestazione a Roma, raccolse le adesioni e raggiunse l' esigua cifra di un centinaio di coraggiosi pronti a scendere in piazza. Inutile dire che la copertura politica per la manifestazione venne meno, poichè quel numero di consensi poteva essere buono per una manifestazione in un Comune montanaro dell'Alto Adige, ma non per una città come Roma.
Tuttavia, mossi dalle numerose dichiarazioni di "interventismo" (leggasi manifestazioni e cortei) e dalle critiche nei confronti del comitato relative ad un suo presunto immobilismo, riproponiamo le due iniziative, e quindi riapriamo la campagna per la raccolta delle adesioni e nello specifico:
Per la manifestazione inviare le adesioni (nome, cognome, status di militare) alla mail del comitato precariffaa@gmail.com
Per l'articolo a pagamento sul Corriere della Sera inviare le adesioni (nome, cognome, status di militare) alla mia mail wagram76@hotmail.com, le modalità per la pubblicazione dell'articolo sono quelle illustrate nel mio post del 16 Aprile 2007, prendetene visione.
L'articolo sarà simile a quello che scrissi ad Aprile, ma ovviamente aggiornato dei fatti e delle circostanze, accadute nei mesi successivi ad oggi.
Ogni settimana sarà reso noto il numero delle adesioni per ciascuna iniziativa.
La campagna per le adesioni durerà un mese a partire da oggi, Domenica 16 Luglio 2007.
Speriamo quindi in un' ampia partecipazione, che non confermi quella deludente di Aprile, soprattutto alla luce dei propositi d'impegno e delle critiche evidenziate nei vostri commenti sul blog. Siamo pronti a portare avanti tutte queste iniziative, ma se non aderite, da soli non possiamo farcela.
Saluti a tutti.

martedì 10 luglio 2007

INCONTRO COMITATO

Alla luce di quanto espresso dal T.A.R. del Lazio con sentenza del 10 luglio 2007, il Comitato si riunirà, giovedì 12 luglio, alle ore 10:00, in Piazza della Repubblica - ROMA, per decidere ed eventualmente coordinare nuove azioni da intraprendere in merito.
Questo incontro è di natura informale, però chi volesse partecipare, è pregato di presentarsi in giacca e cravatta, in quanto, nella stessa mattinata, c'è la possibilità di recarsi presso la Direzione Generale del Personale Militare.
Sarà anche una occasione per raccogliere nuove adesioni.

Presenti all'incontro: il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e Membri del Comitato.

IL COMITATO

SENTENZA DEL T.A.R. DEL 10 LUGLIO 2007

Il TAR del Lazio, in data odierna, ha rinviato la sentenza definitiva alla data del 14 novembre 2007.

martedì 3 luglio 2007

Stabilizzazione

Come avete potuto notare nei giorni scorsi tutte le amministrioni pubbliche stanno applicando quanto sancito nella finanziaria 2007; al momento solo il Ministero della Difesa non si è pronunciato in materia di stabilizzazione, anche se qualcosa sembra stia facendo. Continuamente giungono indiscrezioni circa la prossima applicazione della legge anche ai precari delle forze armate, ma sono solo indiscrezioni e non ritengo sia il caso di badarci piu di tanto (a meno che qualcuno degli utenti nesappia di piu e voglia informare tutti lasciando un commento a questo); il 10 luglio si discuterà il ricorso di tanti ragazzi del 1° AUFP MM (tra cui io), le premesse sono buone ma staremo a vedere.
Intanto continuiamo a darci notize ed indiscrezioni come abbiamo sempre fatto. Da parte del comitato confermo a tutti il fatto che la nostra attività sta proseguendo e che non appena avremo riscontri "tangibili" vi informeremo.
il presidente

sabato 30 giugno 2007

Qualcuno ha raggiunto la stabilizzazione

Questo AVVISO l'ho estratto dall'ultima Gazzetta Ufficiale e riguarda i dipendenti precari dell'INPDAP :


ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

AVVISO



Avviso relativo alla stabilizzazione, a domanda, del personale in servizio presso l'Istituto, con
contratto di lavoro a tempo determinato.
Si comunica che con circolare n. 16 del 19 giugno 2007 l'Istituto ha avviato ai sensi dell'articolo unico, comma 519, della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 e del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 21 febbraio 2007, la procedura di stabilizzazione a domanda del personale in servizio presso l'Istituto con contratto di lavoro a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi.


30.06.2007
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
10:38:15

venerdì 29 giugno 2007

Comitato

Ricordo a tutti che per adesioni e richiesta informazioni è possibile contattare il comitato al seguente indirizzo mail:
precariffaa@gmail.com

mercoledì 27 giugno 2007

Commenti

Non ritengo sensati molti dei commenti che ogni giorno arrivano ad i post pubblicati dai collaboratori, altresì non ritengo giusto pero bloccare i commenti ad i soli iscritti. Penso che tutti gli utenti del blog siano persone mature e quindi li invito a firmare i propri commenti, qualora ciò non dovesse verificarsi e si continuassero a leggere commenti anche offensivi o fuori luogo saremo costretti a limitare il servizio solo a coloro che si iscriveranno a blogger.
il presidente

martedì 26 giugno 2007

Punto di raccolta novità

Ritengo opportuno che i commenti non inerenti il disegno di legge, ma inerenti novità od indiscrezioni da comunicare agli utenti non debbano essere inseriti in quelli più specificatamente inerenti argomentazioni particolari e limitate, Invito chiunque quindi a mettere qui, nei commenti a questo, le novità che gli sono giunte all'orecchio.
il presidente

sabato 23 giugno 2007

Testo Disegno di legge N.1647

Senato della Repubblica
-------------------------XV LEGISLATURA------------------------
Atto Senato n. 1647



DISEGNO DI LEGGE
D'iniziativa dei senatori
Silvana Pisa
"disposizioni per l’immissione nel servizio permanente effettivo
degli ufficiali ausiliari delle forze armate"
Onorevoli Colleghi, il presente disegno di legge è finalizzato a risolvere la problematica situazione di circa un migliaio di ufficiali precari. Il ricorso da parte dell’amministrazione della difesa al personale a contratto a tempo determinato, si è reso necessario a seguito della carenza di ufficiali subalterni, e della trasformazione del modello militare in professionale non più basato sulla “leva”. Tali ufficiali, pur in una situazione di precarietà contrattuale, hanno svolto e continuano a svolgere con continuità e professionalità le proprie attività all’interno dell’amministrazione della difesa, dove risultano di sicuro affidamento, tanto che la loro situazione di precarietà appare alla luce di quanto prodotto nel corso degli anni del tutto ingiustificata.
Pur tenendo conto delle esigenze legate alla stabilità dei conti pubblici, l’assunzione a tempo indeterminato di tali ufficiali appare auspicabile e necessaria, non solo per consentire un miglioramento delle loro condizioni di vita, ma soprattutto per fare fronte alle esigenze operative non derogabili dell’amministrazione della difesa.
Nel merito il provvedimento in esame prevede, all’articolo 1, i requisiti e le modalità di assunzione o trasformazione del proprio contratto a tempo indeterminato. L’assunzione in servizio dei suddetti ufficiali viene effettuata con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, sulla base di apposita domanda presentata da parte degli interessati.
L’articolo 2 reca la copertura finanziaria dei maggiori minimi oneri derivanti dall’assunzione dei suddetti ufficiali precari.

disegno di leggeart. 1.(requisiti e modalità per l’inquadramento)
1. il ministero della difesa è autorizzato ad assumere, anche in deroga alla normativa vigente, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, collocandoli transitoriamente, in soprannumero ove necessario, secondo i criteri e le modalità indicati nel comma 2 e nel limite massimo di milleseicento unità, il personale reclutato ai sensi dell’art.21 del d.l.215/2001, gia assunti con contratto a termine che, alla data del 01 gennaio 2007, abbia prestato la propria attività lavorativa per un periodo complessivamente non inferiore a tre anni nel quinquennio precedente la predetta data o consegua tale requisito nell’anno 2007,e gli ufficiali in ferma prefissata in servizio alla data del 01 gennaio 2007.

2. l’assunzione in servizio degli ufficiali di cui al comma 1 è effettuata tempo indeterminato, sulla base di apposita domanda presentata da parte degli interessati entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Le immissioni nel servizio permanente sono suddivise in tre blocchi e saranno effettuate trimestralmente.

3. i predetti ufficiali sono inquadrati nei ruoli ad esaurimento istituiti con la legge 20 settembre 1980, n. 574
4. la consistenza complessiva degli ufficiali da immettere nei ruoli,di cui al precedente comma, nell’anno 2007 è stabilita come segue:
a) esercito: 350
b) marina:1000
c) aeronautica: 200
d) carabinieri :50

art. 2(copertura finanziaria)
1. Ai maggiori oneri di alla presente legge, pari a 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa relativa al Fondo per gli interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio».

giovedì 21 giugno 2007

INFORMAZIONE

Cari amici e colleghi,
il COMITATO precariffaa, comunica che ad oggi non è più necessario inoltrare le email alla senatrice BRISCA MENAPACE, al fine di invitarla a coofirmare il DDL, dal momento che, su indicazione dei suoi diretti collaboratori, è stato specificato che la suddetta ha già posto in essere ogni possibile azione e pertanto, sia lei che i suoi collaboratori non possono ovviamente rispondere a tutti noi.
Grazie per la collaborazione.

mercoledì 20 giugno 2007

Aggiornamento situazione

Vi scrivo solo per dirvi che l'icontro di ieri non ha dato gli esiti sperati, han parlato solo di stipendi del personale militare. Comunque il ministero della funzione pubblica ha aperto un tavolo di dibatito con il cocer e possiamo sperare che parlino anche di noi.... Per quanto concerne il Disegno di Legge mi reputo soddisfatto del lavoro svolto da noi comitato ed auspico di poterlo pubblicare a breve. Per quanto concerne i commenti spiacevoli che ho letto in questi giorni mi viene da dire solo che chi li scrive dovrebbe fare un mea culpa e domandarsi ciò che lui ha fatto per la "causa". Noi del comitato nn abbiamo nulla da nascondere...... poi solo per il dovere di cronaca vi dico che ho speso circa 6000 euro di telefono da ottobre a questa parte ed il vicepresidente penso altrettanti. Ci stiamo adoperando per noi e per tutti, quindi ritengo non siano giustificate le critiche che riceviamo nei commenti. AUC o AUFP o VFB per noi sono lo stesso, lavoriamo per tutti.
il presidente

lunedì 18 giugno 2007

Risoluzione On. Fallica

Cari colleghi, pubblico qua di seguito l' e-mail che alcuni di noi hanno ricevuto dalla segreteria dell' On. Fallica per dimostrare che l'impegno del Comitato, dei Senatori e dei Deputati con i quali siamo in contatto, non si è mai fermato e per ricordarvi che qualche piccolo frutto è stato raccolto.

Gent.mi sig.ri,

L'Onorevole Fallica ha il piacere di comunicarVi quanto ottenuto in Commissione Difesa il 6 giugno di questo mese. E'stata approvata la sua risoluzione che mirava a far approvare il co.519 dell'art. 1 della finanziaria in relazione al precariato degli ufficiali di esercito, aeronautica, marina e carabinieri.
Questo era tutto ciò che un deputato, peraltro dell'opposizione, poteva fare; adesso tocca al governo trovare i soldi per mantenere il suo impegno.
L'Onorevole Vi ringrazia, spera che possiate tornare a svolgere il Vostro lavoro con passione e Vi porge cordiali saluti.


Segreteria On. Fallica

Allegato n° 01

DIFESA: CAMERA APPROVA RISOLUZIONE SU STABILIZZAZIONE 'PRECARIATO' =
GIUSEPPE COSSIGA E FALLICA (FI), GOVERNO TROVI LE RISORSE
FINANZIARIE

Roma, 6 giu. - (Adnkronos) - Approvata in Commissione Difesa
della Camera dei Deputati la risoluzione di Giuseppe Fallica (Forza
Italia) relativa alla stabilizzazione del "precariato" nelle Forze
Armate. "L'iniziativa che ho preso assieme agli altri colleghi di
Forza Italia in Commissione Difesa ha avuto successo'', dice Fallica,
Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e componente della
Commissione Difesa di Montecitorio. ''Il Governo -continua- e' ora
impegnato a garantire la stabilizzazione per le centinaia di ufficiali
in ferma prefissata e per i volontari in ferma breve delle Forze
Armate, naturalmente compresi i partecipanti al V corso della Marina
Aufp per i quali avevo intrapreso inizialmente questa mia iniziativa."

"Su un punto importante pero' -rileva Giuseppe Cossiga,
capogruppo in Commissione di Forza Italia- come sempre, la maggioranza
si e' rivelata reticente e inaffidabile in quanto avevamo individuato
nell' extragettito del 'tesoretto', la fonte finanziaria per risolvere
i danni causati dalla malaugurata riduzione dei fondi per
l'arruolamento disposta dalla Finanziaria 2007".

''Dove pensa di ritrovare le risorse scippate alla Difesa dal
suo collega Padoa Schioppa il ministro Parisi? Senza risorse -aggiunge
Fallica- non si va da nessuna parte ed accettare un impegno rifiutandole risorse per attuarlo e' solo una buffonata".


Allegato n° 02

DIFESA: COMMISSIONE CAMERA, GOVERNO AFFRONTI NODO PRECARI
APPROVATA RISOLUZIONE; PINOTTI, PROBLEMA NON FACILE DA RISOLVERE
(ANSA) - ROMA, 6 GIU - Il Governo affronti il problema dei
precari nelle forze armate. Lo chiede una risoluzione approvata
dalla commisione Difesa della Camera. Lo fa sapere la presidente
della commissione, Roberta Pinotti.
In particolare, spiega Pinotti, ''il dispositivo della
risoluzione e' il risultato di un testo presentato dai deputati
Evangelisti e Rugghia del centro sinistra e che impegna il
Governo a disciplinare l'ammissione all'ulteriore ferma annuale
degli Ufficiali delle forze armate che conseguono i 30 mesi di
ferma nel corso del 2007; favorire il passaggio al servizio
permanente degli Ufficiali in ferma prefissata, ivi compresi i
congedati dal 2002, e dei volontari in ferma breve e prefissata;
stabilizzare gli Ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei
carabinieri con 36 mesi di servizio, collocandoli in posizione
soprannumeraria''.
In sostanza, rileva la presidente della commissione, ''con
l'atto di indirizzo votato oggi, anche con il contributo
dell'opposizione, si riconosce ai tanti giovani che con senso di
responsabilita' e senza risparmiarsi sacrifici hanno prestato
servizio nelle forze armate, la possibilita' di superare il
limite della precarieta'. Un problema - aggiunge - non facile da
risolvere che dovra' misurarsi con gli equilibri di finanza
pubblica, ma che il precedente Governo non aveva mai voluto
neppure affrontare''.
Giuseppe Cossiga (Fi) osserva che ''su un punto importante
pero', come sempre, la maggioranza si e' rivelata reticente e
inaffidabile in quanto avevamo individuato nell'extragettito del
tesoretto, la fonte finanziaria per risolvere i danni causati
dalla malaugurata riduzione dei fondi per l'arruolamento
disposta dalla Finanziaria 2007. La proposta non e' stata
naturalmente accolta dalla maggioranza e dal Governo''. A questo
punto, si chiede Pippo Fallica (Fi), ''dove pensa di ritrovare
le risorse scippate alla Difesa dal suo collega Padoa Schioppa
il ministro Parisi? Senza risorse - aggiunge - deputato azzurro-
non si va da nessuna parte ed accettare un impegno rifiutando le
risorse per attuarlo e' solo una buffonata''. (ANSA).


Ovviamente non pubblico la risoluzione perchè ormai è conosciuta da tutti
Marco122

Ennesimo comunicato...

Torno, con questo comunicato a fare un appello che già troppe volte è stato lanciato...
Rileggendo i messaggi, che inviate, abbiamo avuto modo di notare, che criticate il silenzio del comitato, o inneggiate a fantomatiche manifestazioni di protesta. Risponderò con ordine ai due punti.

SILENZIO: il silenzio del comitato è dovuto al fatto che eventi e novità significative per adesso non ci sono. La più recente è quella relativa al Disegno di legge depositato al n° 1647 degli atti del Senato che a breve renderemo pubblico e sostenuto dalla Senatrice Pisa. Il Comitato lavora...ed anche molto...in questo periodo. Soltanto che telefonate, e-mail, lettere, contatti a voce, non possono essere pubblicati così come stiamo facendo con questo comunicato, sia per motivi di spazio sia per ovvie ragioni di sicurezza. Vi lascio solo intendere che un membro del comitato (non sono io), ha speso di ricariche telefoniche da Ottobre 2006 ad adesso 5900euro!!! A questo punto le critiche che piovono sul nostro operato, iniziano ad essere veramente fastidiose e pertanto è necessaria la replica! Si cerca sempre la mossa giusta, la parola spesa bene, la coordinazione tra i membri, ma quando leggiamo certe critiche infondate e certi interventi superficiali e inutili, chiaro sintomo di colleghi che non hanno seguito in tutte le parti il problema, ne offrono la seppur minima collaborazione, si mette a dura prova il nostro morale, perchè si ha la netta impressione di non essere sostenuti e che quelli che lottano sono davvero pochi.

MANIFESTAZIONE ho scritto, diversi giorni fa in un dei vari post, un messaggio di replica a coloro che parlavano di manifestazione. Ma credo sia passato inascoltato. A quanto pare, ci vuole quindi un comunicato per farlo recepire al meglio.
Nei primi tempi in cui cominciammo ad organizzarci (non esisteva ancora il Comitato), eravamo tutti favorevoli ad una Manifestazione a Roma. Cominciammo ad organizzarla, e non riuscimmo nemmeno a totalizzare 200 partecipanti. I politici che ci avrebbero sostenuti ci dissero che con un numero così esiguo di partecipanti, non solo non ci avrebbero sostenuto, ma saremmo diventati un folkloristico gruppo di manifestanti in giro per Roma, ottenendo l'effetto contrario: l'indifferenza. Ecco la gente che aveva voglia di manifestare: 120 persone scarse... Ho chiesto l'appoggio di tutti per l'articolo sul corriere della sera che avrebbe dato grosso risalto alla nostra causa, in 300 avremmo pagato 28 euro a testa, senza muoversi da casa, senza chiedere licenze o scomodare parenti, zii, nonni ( si è proposto di portare anche i parenti alla manifestazione per fare numero), ho raccolto il magro numero di 31 adesioni, per cui l'iniziativa è caduta. Per tanto a coloro che inneggiano a manifestazioni, e movimenti di massa, invito a rivedere le loro convinzioni, a svegliarsi e ad informarsi che la "massa" non c'è. La maggior parte dei nostri/vostri colleghi è a casa che legge il blog, o ha avuto la possibilità di trovare un altro lavoro e non pensa lontanamente a partecipare a manifestazioni e a dare soldi.
Lavoriamo per tutti, siate fiduciosi.

Incontro 19 giugno su lavoro

Domani il cocer ed i sindacati incontreranno il governo sul tema del lavoro in merito al progetto del triennio economico 2006/2009; tra i vari punti è prevista anche la discussione del tema precariato. Quanto prima metteremo a disposizione un resoconto di ciò che sarà stabilito in sede. Intanto il comitato continua la sua azione di sensibilizzazione politica e mediatica del problema del precariato nelle forze armate; le nostre azioni non si sono mai fermate e se alle volte trascorre molto tempo dall'ultima novità è perche sostanzialmente di novità non ve ne sono.
Il presidente

lunedì 11 giugno 2007

AUC e proposta di legge Piro - Piscitello

Colleghi,
Voglio rilanciare il post di "officer" che ha permesso a tutti noi AUC di avere a disposizione il file pdf della proposta di legge degli Onorevoli Piro e Piscitello, che dopo la prima lettura alla Camera e' passato per competenza alla Commissione Difesa il 07/05/2007.
Il testo in estrema sintesi e' incentrato sulla stabilizzazione del personale AUC raffermato e dei volontari che hanno prestato servizio nel quinquennio 2002 - 2007 ai sensi del comma 519 .
Questo significa che adesso il discorso stabilizzazione assume un piu' ampio respiro, parificando di fatto AUC, AUFP, VFB/VFP e soprattutto che e' necessaria la collaborazione di tutti gli interessati per evitare inutili beghe su chi ha piu' o meno diritto e per unire tutte le forze disponibili!
Non bisogna dimenticare, inoltre, che l'emendamento alla mozione dell' On.Rugghia ha intenzione di estendere i "benefici" anche ai congedati dal gennaio 2002 e cio' conferirebbe un' opportunita' anche ai colleghi non inclusi nel comma 519, che potrebbero dare maggiore valenza alle nostre attivita', che, come ricorda Ten A.M. nel post precedente, non si sono mai fermate.


L'indirizzo e' questo:
http://www.camera.it/_dati/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?PDL=2467

venerdì 8 giugno 2007

IMPORTANTI NOVITA'

Amici colleghi giungo a voi con importanti novità

Nei giorni scorsi a molti è sembrato che il Comitato avesse cessato il proprio lavoro anche a seguito delle risoluzioni approvate in Commissione Difesa della Camera, ma così non è, molti hanno attaccato il nostro operato, ma noi imperterriti continueremo a portare avanti la Nostra causa.

Fatto questa premessa volevo informarvi che (nei giorni scorsi) grazie alla stretta collaborazione tra il Comitato e la Senatrice Pisa è stato elaborato un Disegno di Legge.
Il suddetto Disegno sarà presentato la prossima settimana. In esso Sono inseriti tutti gli Ufficiali Ausiliari. Il testo elaborato sarà postato sul blog appena verrà depositato al Senato.

P.S.
Volevo Ringraziare pubblicamente la Senatrice Pisa per la Sua partecipazione alla nostra causa e per il prezioso tempo che ci ha dedicato
.

AUC E RISOLUZIONI DEL 06/06/07

Rispondo alle diverse e-mail che mi sono arrivate e ai messaggi sul blog,degli AUC, alcune chiedono, giustamente, come mai non siano stati inclusi nei destinatari delle risoluzioni approvate in commissione difesa il 06/06/07, altri messaggi, invece, costituiscono un attacco o quanto meno una esplicita critica al'operato del comitato e del suo presidente.
Ai politici sono stati consegnati i dati dettagliati sulla consistenza della forza Uff ausiliari, coinvolti nella stabilizzazione, che è anche postata sul blog (nelle linee generali). Nella quale, come potrete ben vedere, sono menzionati tutti i corsi AUC da stabilizzare delle 3 FFAA. I politici, sapevano e sanno benissimo che la "compagine" degli ausiliari è costituita da AUFP e AUC, così come lo sa anche il COCER (che ha lavorato con la commissione difesa). Ritengo quindi che il Presidente e il comitato, non siano assolutamente responsabili del fatto che gli AUC non siano stati menzionati nelle risoluzioni approvate in commissione difesa, tutt'altro...Il comitato il cui vice presidente è un AUC AM (per chi non lo sapesse), ha sempre sostenuto e mantenuto la compattezza dei due ruoli e portato avanti le relative istanze.

giovedì 7 giugno 2007

Analisi risoluzioni

Insieme agli altri membri attivi del comitato abbiamo analizzato le ultime risoluzioni discusse ed approvate alla camera, una cosa ci ha stupito e lasciato di sasso: in essi non sono minimamente contemplati gli AUC. Non so dirvi al momento quali siano i motivi di ciò, il comitato comunque cercherà di capire il perche e continuerà ad operare allo stesso modo di come ha fatto fino ad oggi , portando avanti la causa di tutti i precari, a prescindere dal loro inquadramento.
Il Presidente

IV Commissione - Mercoledì 6 giugno 2007

IV Commissione - Mercoledì 6 giugno 2007

Pag. 43
ALLEGATO 1
7-00146 Fallica: sugli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate.
EMENDAMENTI
Inserire al primo punto della parte dispositiva, il seguente: «a destinare una idonea quota dell'extragettito fiscale al bilancio del Ministero della difesa, al fine di reintegrare le risorse destinate alla cosiddetta professionalizzazione delle Forze Armate, eliminando totalmente gli effetti della riduzione del 15 per cento, per gli anni 2007, 2008 e 2009, prevista dall'articolo 1, comma 571, della legge finanziaria 2007. 7-00146.1.Gamba, Ascierto, Gasparri.
Sostituire l'ultimo punto della parte dispositiva, con il seguente: «a ripristinare tutti i concorsi per il reclutamento del personale delle Forze Armate già previsti per l'anno 2007 e successivamente revocati o non banditi a seguito delle riduzioni delle risorse attinte dalla legge finanziaria 2007, di cui sopra. 7-00146.2.Gamba, Ascierto, Gasparri.

Pag. 44
ALLEGATO 2
7-00146 Fallica: sugli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate.
NUOVA FORMULAZIONE
La IV Commissione, premesso che: l'articolo 23 del decreto legislativo 8 maggio 2001 n. 215, nel quadro della trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale, ha disciplinato la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata conformemente ai principi e ai criteri direttivi stabiliti dall'articolo 3, comma 1, della legge 14 novembre 2000, n. 331; l'articolo 24 del citato decreto legislativo, pur dettando disposizioni per favorire il passaggio degli Ufficiali in ferma prefissata al servizio permanente, non ha ancora condotto ad una soddisfacente stabilizzazione dei relativi rapporti di lavoro; sia il reclutamento degli Ufficiali in ferma prefissata sia il successivo passaggio di questi ultimi al servizio permanente devono avvenire nell'ambito delle risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, come definite dalla tabella «A» allegata alla legge 14 novembre 2000, n. 331, nonché dalla tabella «C» allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 226; il comma 571 della legge finanziaria per il 2007, pur non modificando il modello di difesa a 190.000 unità, a decorrere dal 2007, ha tuttavia ridotto le citate risorse del 15 per cento (120 milioni di euro per il 2007, 125 milioni di euro per il 2008 e 130 milioni di euro per il 2009); tale riduzione rischia di aggravare il problema della stabilizzazione dei rapporti di lavoro degli Ufficiali in ferma prefissata e in generale dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate, proprio nel momento in cui la medesima legge finanziaria dispone misure per la graduale riduzione del fenomeno del precariato nella Pubblica Amministrazione; ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, gli Ufficiali in ferma prefissata, che abbiano svolto due anni e sei mesi di servizio, possono essere ammessi, a domanda, secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro della difesa, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi; l'ulteriore ferma annuale è consentita nell'ambito del contingente massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media nell'anno di riferimento definito dalla legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni; l'articolo 12, comma 2, lettera a), della legge 27 dicembre 2006, n. 298 ha fissato, per l'anno 2007, il numero massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media; come avvenuto nel passato, anche nell'anno in corso debba essere consentita l'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata in coerenza con quanto stabilito dalla legge di bilancio; la disciplina introdotta dall'articolo 1, comma 519, della legge finanziaria 2007, che fissa il requisito minimo per accedere alle procedure di stabilizzazione, evidenzia

Pag. 45
che il transito in servizio permanente degli AUFP dell'Arma dei carabinieri, presuppone la disponibilità di idonee vacanze organiche nei ruoli di destinazione (speciale tecnico-logistico) che, invece risultano ormai pressoché saturi; in mancanza di una ridefinizione del modello di difesa debbano essere reintegrate le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica;
impegna il Governo
a) a destinare una idonea quota dell'extragettito fiscale al bilancio del Ministero della difesa, al fine di reintegrare le risorse destinate alla cosiddetta professionalizzazione delle Forze Armate, eliminando totalmente gli effetti della riduzione del 15 per cento, per gli anni 2007, 2008 e 2009, prevista dall'articolo 1, comma 571, della legge finanziaria 2007; b) a disciplinare, ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, l'ammissione all'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate che conseguono i trenta mesi di ferma nell'anno 2007; c) a reintegrare, perciò, le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, anche al fine di favorire il passaggio al servizio permanente degli Ufficiali in ferma prefissata e dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate, ivi compresi quelli congedati dal 1o gennaio 2002, tra cui gli Ufficiali in ferma prefissata della Marina-V Corpo AUFP; d) a collocare in sovrannumero, anche per salvaguardare i reclutamenti degli Marescialli dell'Arma previsti dagli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 298 del 2000, gli Ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri stabilizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 519, della stessa legge finanziaria 2007; e) a ripristinare tutti i concorsi per il reclutamento del personale delle Forze Armate già previsti per l'anno 2007 e successivamente revocati o non banditi a seguito delle riduzioni delle risorse attinte dalla legge finanziaria 2007, di cui sopra. (7-00146) «Fallica, Cossiga, Cicu».

Pag. 46
ALLEGATO 3
7-00162 Rugghia: sugli Ufficiali in ferma prefissata e sui volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate.
NUOVO TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La IV Commissione, premesso che: l'articolo 23 del decreto legislativo 8 maggio 2001 n. 215, nel quadro della trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale, ha disciplinato la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata conformemente ai principi e ai criteri direttivi stabiliti dall'articolo 3, comma 1, della legge 14 novembre 2000, n. 331; l'articolo 24 del citato decreto legislativo, pur dettando disposizioni per favorire il passaggio degli Ufficiali in ferma prefissata al servizio permanente, non ha ancora condotto ad una soddisfacente stabilizzazione dei relativi rapporti di lavoro; sia il reclutamento degli Ufficiali in ferma prefissata sia il successivo passaggio di questi ultimi al servizio permanente devono avvenire nell'ambito delle risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, come definite dalla tabella «A» allegata alla legge 14 novembre 2000, n. 331, nonché dalla tabella «C» allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 226; il comma 571 della legge finanziaria per il 2007, pur non modificando il modello di difesa a 190.000 unità, a decorrere dal 2007, ha tuttavia ridotto le citate risorse del 15 per cento (120 milioni di euro per il 2007, 125 milioni di euro per il 2008 e 130 milioni di euro per il 2009); tale riduzione rischia di aggravare il problema della stabilizzazione dei rapporti di lavoro degli Ufficiali in ferma prefissata e in generale dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate, proprio nel momento in cui la medesima legge finanziaria dispone misure per la graduale riduzione del fenomeno del precariato nella Pubblica Amministrazione; ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, gli Ufficiali in ferma prefissata, che abbiano svolto due anni e sei mesi di servizio, possono essere ammessi, a domanda, secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro della difesa, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi; l'ulteriore ferma annuale è consentita nell'ambito del contingente massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media nell'anno di riferimento definito dalla legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni; l'articolo 12, comma 2, lettera a), della legge 27 dicembre 2006, n. 298 ha fissato, per l'anno 2007, il numero massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media; come avvenuto nel passato, anche nell'anno in corso debba essere consentita l'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata in coerenza con quanto stabilito dalla legge di bilancio; la disciplina introdotta dall'articolo 1, comma 519, della legge finanziaria 2007,

Pag. 47
che fissa il requisito minimo per accedere alle procedure di stabilizzazione, evidenzia che il transito in servizio permanente degli AUFP dell'Arma dei carabinieri, presuppone la disponibilità di idonee vacanze organiche nei ruoli di destinazione (speciale tecnico-logistico) che, invece risultano ormai pressoché saturi; in mancanza di una ridefinizione del modello di difesa debbano essere reintegrate le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica;
impegna il Governo
ad assumere le necessarie iniziative affinché, nel quadro degli equilibri di finanza pubblica: a) sia disciplinata, ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, l'ammissione all'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate che conseguono i trenta mesi di ferma nell'anno 2007; b) siano reintegrate le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, anche al fine di favorire il passaggio al servizio permanente degli Ufficiali in ferma prefissata e dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate, ivi compresi quelli congedati a partire dal 1o gennaio 2002; c) siano collocati in sovrannumero, anche per salvaguardare i reclutamenti degli Marescialli dell'Arma previsti dagli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 298 del 2000, gli Ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri stabilizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 519, della stessa legge finanziaria 2007». (8-00058) «Rugghia».

Pag. 48
ALLEGATO 4
7-00146 Fallica: sugli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate.
NUOVO TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La IV Commissione, premesso che: l'articolo 23 del decreto legislativo 8 maggio 2001 n. 215, nel quadro della trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale, ha disciplinato la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata conformemente ai principi e ai criteri direttivi stabiliti dall'articolo 3, comma 1, della legge 14 novembre 2000, n. 331; l'articolo 24 del citato decreto legislativo, pur dettando disposizioni per favorire il passaggio degli Ufficiali in ferma prefissata al servizio permanente, non ha ancora condotto ad una soddisfacente stabilizzazione dei relativi rapporti di lavoro; sia il reclutamento degli Ufficiali in ferma prefissata sia il successivo passaggio di questi ultimi al servizio permanente devono avvenire nell'ambito delle risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, come definite dalla tabella «A» allegata alla legge 14 novembre 2000, n. 331, nonché dalla tabella «C» allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 226; il comma 571 della legge finanziaria per il 2007, pur non modificando il modello di difesa a 190.000 unità, a decorrere dal 2007, ha tuttavia ridotto le citate risorse del 15 per cento (120 milioni di euro per il 2007, 125 milioni di euro per il 2008 e 130 milioni di euro per il 2009); tale riduzione rischia di aggravare il problema della stabilizzazione dei rapporti di lavoro degli Ufficiali in ferma prefissata e in generale dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate, proprio nel momento in cui la medesima legge finanziaria dispone misure per la graduale riduzione del fenomeno del precariato nella Pubblica Amministrazione; ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, gli Ufficiali in ferma prefissata, che abbiano svolto due anni e sei mesi di servizio, possono essere ammessi, a domanda, secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro della difesa, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi; l'ulteriore ferma annuale è consentita nell'ambito del contingente massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media nell'anno di riferimento definito dalla legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni; l'articolo 12, comma 2, lettera a), della legge 27 dicembre 2006, n. 298 ha fissato, per l'anno 2007, il numero massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media; come avvenuto nel passato, anche nell'anno in corso debba essere consentita l'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata in coerenza con quanto stabilito dalla legge di bilancio; la disciplina introdotta dall'articolo 1, comma 519, della legge finanziaria 2007, che fissa il requisito minimo per accedere alle procedure di stabilizzazione, evidenzia

Pag. 49
che il transito in servizio permanente degli AUFP dell'Arma dei carabinieri, presuppone la disponibilità di idonee vacanze organiche nei ruoli di destinazione (speciale tecnico-logistico) che, invece risultano ormai pressoché saturi; in mancanza di una ridefinizione del modello di difesa debbano essere reintegrate le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica;
impegna il Governo
a) a disciplinare, ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, l'ammissione all'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate che conseguono i trenta mesi di ferma nell'anno 2007; b) a collocare in sovrannumero, anche per salvaguardare i reclutamenti degli Marescialli dell'Arma previsti dagli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 298 del 2000, gli Ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri stabilizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 519, della stessa legge finanziaria 2007. (8-00059) «Fallica, Cossiga, Cicu».

mercoledì 6 giugno 2007

Ancora discussioni di risoluzioni

Visto che tutto tace ... continuiamo a tenere viva la speranza ...

Convocazione della IV Commissione(Difesa)
Mercoledì 6 giugno 2007
Ore 14.30

RISOLUZIONI:
  • n. 7-00146 Fallica: sugli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate;
  • n. 7-00147 Evangelisti: sugli Ufficiali in ferma prefissata e sui volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate;
  • n. 7-00162 Rugghia: sugli Ufficiali in ferma prefissata e sui volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate .
    (seguito discussione congiunta)

venerdì 1 giugno 2007

Ultime dal Comitato

Al termine della pausa forzata dovuta alle elezioni amministrative il comitato sta riprendendo la sua attività in collaborazione di molti politici e, spero quanto prima, sapra comunicare a tutti gli utenti del sito quali sono gli sviluppi in merito, sviluppi che auspico siano positivi per ciò che ci riguarda. Scrivo ciò per rispondere a tutti coloro che, giustamente, si chiedevano che fine ha fatto il comitato; il comitato è qui e si sta dando da fare, appena avrà dei riscontri lo comunicherà.
Per quanto riguarda una eventuale manifestazione voglio comunicare a tutti che ritengo sia prematuro ricorrere a tale mezzo di protesta ora, valuteremo in futuro l'eventuale organizzazione di una manifestazione. Riterrei molto opportuno invece organizzare una nuova conferenza stampa in cui discutere circa gli sviluppi che si sono o non si sono potuti riscontrare nella nostra questione. Fateci sapere cosa ne pensate.
Paolo Colasanti

giovedì 24 maggio 2007

Purchè se ne parli ...

22/05/2007 - "ITALIA OGGI", Pag. 7 PRECARI DIFESA, DAL CAR AL TAR di: LUCA SAITTA

Leggete pure ... (click sul titolo)

sabato 19 maggio 2007

Interrogazione sui volontari

Questo e' un estratto delle interrogazioni a risposta immediata , tenutesi il 17 in Commissione Difesa della Camera dei Deputati.


RISOLUZIONI
Giovedì 17 maggio 2007. - Presidenza del presidente Roberta PINOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Emidio Casula.
La seduta comincia alle 14.55.
7-00146 Fallica: sugli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate.
7-00147 Evangelisti: sugli Ufficiali in ferma prefissata e sui volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate.
7-00162 Rugghia: sugli Ufficiali in ferma prefissata e sui volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate. (Seguito della discussione congiunta e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 18 aprile 2007.
Il sottosegretario Emidio CASULA rileva preliminarmente come le diverse risoluzioni in discussione tendano a realizzare finalità sostanzialmente analoghe. Ricorda inoltre come nel corso del dibattito sia emerso un ulteriore profilo, peraltro già esaminato dalla Commissione nel corso della discussione della risoluzione Pinotti n. 7-00145, concernente la stabilizzazione degli Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri in ferma prefissata. Si tratta, in particolare, della necessità di trovare una adeguata collocazione ai predetti Ufficiali negli organici dell'Arma, anche in sovrannumero. Tenuto conto delle prescrizione che emergono dalle risoluzioni in discussione sulle quali il Governo ritiene di poter concordare, formula quindi la seguente proposta di riformulazione delle risoluzioni medesime: «La IV Commissione, premesso che: l'articolo 23 del decreto legislativo 8 maggio 2001 n. 215, nel quadro della trasformazione progressiva dello strumento militare in professionale, ha disciplinato la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata conformemente ai principi e ai criteri direttivi stabiliti dall'articolo 3, comma 1, della legge 14 novembre 2000, n. 331; l'articolo 24 del citato decreto legislativo, pur dettando disposizioni per favorire il passaggio degli Ufficiali in ferma prefissata al servizio permanente, non ha ancora condotto ad una soddisfacente stabilizzazione dei relativi rapporti di lavoro; sia il reclutamento degli Ufficiali in ferma prefissata sia il successivo passaggio di questi ultimi al servizio permanente devono avvenire nell'ambito delle risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, come definite dalla tabella «A» allegata alla legge

Pag. 74
14 novembre 2000, n. 331, nonché dalla tabella «C» allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 226; il comma 571 della legge finanziaria per il 2007, pur non modificando il modello di difesa a 190.000 unità, a decorrere dal 2007, ha tuttavia ridotto le citate risorse del 15 per cento (120 milioni di euro per il 2007, 125 milioni di euro per il 2008 e 130 milioni di euro per il 2009); tale riduzione rischia di aggravare il problema della stabilizzazione dei rapporti di lavoro degli Ufficiali in ferma prefissata e in generale dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate, proprio nel momento in cui la medesima legge finanziaria dispone misure per la graduale riduzione del fenomeno del precariato nella Pubblica Amministrazione; ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, gli Ufficiali in ferma prefissata, che abbiano svolto due anni e sei mesi di servizio, possono essere ammessi, a domanda, secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro della difesa, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi; l'ulteriore ferma annuale è consentita nell'ambito del contingente massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media nell'anno di riferimento definito dalla legge di bilancio, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni; l'articolo 12, comma 2, lettera a), della legge 27 dicembre 2006, n. 298 ha fissato, per l'anno 2007, il numero massimo di Ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media; come avvenuto nel passato, anche nell'anno in corso debba essere consentita l'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata in coerenza con quanto stabilito dalla legge di bilancio; la disciplina introdotta dall'articolo 1, comma 519, della legge finanziaria 2007, che fissa il requisito minimo per accedere alle procedure di stabilizzazione, evidenzia che il transito in servizio permanente degli AUFP dell'Arma dei carabinieri, presuppone la disponibilità di idonee vacanze organiche nei ruoli di destinazione (speciale tecnico-logistico) che, invece risultano ormai pressoché saturi; in mancanza di una ridefinizione del modello di difesa debbano essere reintegrate le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica;
impegna il Governo:
ad assumere le necessarie iniziative affinché, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica: sia disciplinata, ai sensi dell'articolo 24, comma 6, lettera a), del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, l'ammissione all'ulteriore ferma annuale degli Ufficiali in ferma prefissata delle Forze armate che conseguono i trenta mesi di ferma nell'anno 2007; siano reintegrate le risorse destinate alla trasformazione dello strumento militare in professionale, anche al fine di favorire il passaggio al servizio permanente degli Ufficiali in ferma prefissata e dei volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate; a collocare in sovrannumero, anche per salvaguardare i reclutamenti degli Marescialli dell'Arma previsti dagli articoli 7 e 8 del decreto legislativo n. 298 del 2000, gli Ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri stabilizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 519, della stessa legge finanziaria 2007».
Andrea PAPINI (Ulivo), alla luce della discussione svolta dalla Commissione e

Pag. 75
degli elementi acquisiti nel corso dell'attività conoscitiva ad essa collegata, ritiene necessario che il Governo fornisca dati analitici per ciascuna Forza armata sugli Ufficiali in ferma prefissata ancora in servizio o congedati distintamente per anno di arruolamento.
Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) ritiene irrituale la presentazione da parte del Governo di una riformulazione complessiva delle risoluzioni, in quanto, a suo avviso, l'iniziativa di eventuali riformulazioni dovrebbe provenire esclusivamente dai deputati anziché dal Governo che, in realtà, è il destinatario dell'atto di indirizzo.
Andrea PAPINI (Ulivo) giudica invece la procedura seguita dal Governo del tutto conforme alla prassi parlamentare, che non altera in alcun modo le prerogative dei singoli deputati, in quanto resta ferma la possibilità dei firmatari delle risoluzioni di insistere per la votazione del testo sottoscritto.
Giuseppe FALLICA (FI), pur concordando con le osservazioni del deputato Gamba circa l'irritualità della procedura seguita, dichiara la propria disponibilità ad aprire una discussione sul testo proposto dal Governo purché esso risulti conforme nelle finalità alle risoluzioni in esame e consenta di risolvere effettivamente i problemi del personale in ferma prefissata.
Massimo NARDI (DCA-NPSI), nel concordare con le osservazioni del deputato Fallica, dichiara che avrebbe preferito che la proposta di riformulazione fosse pervenuta da un componente della Commissione anziché dal Governo.
Antonio RUGGHIA (Ulivo) ritiene che il metodo seguito per l'esame delle risoluzioni sia assolutamente lineare in quanto, sulla base del dibattito svolto dalla Commissione, il Governo ha offerto un contributo, proponendo un testo sul quale i firmatari delle diverse risoluzioni possono o meno concordare, potendo insistere, in caso contrario, per la votazione della propria risoluzione.
Roberta PINOTTI, presidente, osserva che la nuova formulazione delle risoluzioni proposta dal Governo rappresenta soltanto una base di discussione aperta per altro ad eventuali modifiche o integrazioni. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.

AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
SEDE REFERENTE
Introduzione dell'articolo 10-bis della legge 23 agosto 2004, n. 226, in materia di assistenza sanitaria e medico-legale ai volontari delle Forze armate. C. 1978 Ascierto.



il file completo e' disponibile qui: http://www.camera.it/_dati/lavori/bollet/200705/0517/pdf/04.pdf